Il beershop di via Dante compie 5 anni e fa festa: "Con Amarillo 34 a Foggia è cambiato il modo di bere birra"
E’ passato un lustro, da quando quel 20 aprile 2013, in via Dante, inaugurava un beershop dal nome curioso: “Amarillo 34”. Cinque anni dopo, di fronte a quella porta non c’è più la Camera di commercio, che si è spostata nella Cittadella dell’Economia, mentre quel beershop ha fatto scuola. Si è consolidato, ha conquistato clienti e ha contribuito a cambiare il sapore della birra. Amarillo 34 compie cinque anni. E festeggia nel suo stile.
LA FESTA DEL 20 APRILE. Tra musica e birra.
Dalle 19.30, venerdì 20 aprile, ospita la performance musicale della "Soul Stream Band" composta da Miriam Stranieri (voce), Antonio Aucello (sax), Gerry Ruotolo (piano e tastiera) ed Antonio Cicoria (batteria). A far scendere giù le birre ci penseranno i panini gourmet, proposti dal vicino Peppe Zullo point.
IL COMMENTO. “Cinque anni fa, l’apertura del beershop è stata una scommessa – spiega il titolare, Edoardo Bardin -. A Foggia non c’erano locali simili, con birre artigianali provenienti da tutto il mondo. Il mio orgoglio è quello di aver dato un input, nel mio piccolo, a modificare un po’ lo stile del bere. Ora tanti titolari di pub e locali hanno deciso di spingersi su altri tipi di birre. Sono stato un pioniere e adesso sempre più persone apprezzano e chiedono birre artigianali, si è creato un mercato”.
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.