Arriva il 2017. E il 2016 se ne va. Se ne va l’anno di Foggia-Pisa, se ne va l’anno di un’altra amarezza che inevitabilmente finisce per adombrare o addirittura sommergere anche le tante pagine belle del calcio foggiano.La sera di Cittadella, la magia dei venti giorni dei play-off. Foggia-Alessandria, la vittoria di Lecce e una partecipazione smodata di un esercito di tifosi. Del Foggia s’è parlato, e molto, in tutta Italia. Della squadra, certo, ma anche di una piazza che continua a strameritare, senza ancora approdare in platee più blasonate.
L’ENTUSIASMO. Negli ultimi giorni, gli appelli della società incentrati all’entusiasmo e alla positività. Alla voglia di sovvertire un qualcosa che pare davvero ineluttabile, quasi fosse un incantesimo. Nel 2017, ricorrerà il decimo anniversario di un’altra grande amarezza, forse di quella che resta nell’immaginario collettivo del tifoso foggiano, la beffa e la disillusione per eccellenza. Rivaldo, Avellino e quanto già sappiamo.
IL VIDEO E IL SOGNO. Eppure, rispolverando vecchi dvd, emerge qualcosa che resta comunque un ricordo piacevolissimo, che potrebbe assumere i contorni del paradigma della riscossa. Una gara rovesciata in pochi minuti, quando tutto sembrava compromesso allo Zaccheria. Chi può dimenticare Salvatore Mastronunzio e i venti minuti finali di quel Foggia-Cavese 5-2?
Vi consigliamo di mandare in play il video. Di mettere delle cuffie e di godervi la manciata di minuti che portarono dall’1-2 al 3-2. Non c’è telecronaca, non ci sono commenti. C’è solo uno stadio in visibilio, una propulsione pazzesca.
Provate (ancora) a immaginare cosa potrebbe succedere nel 2017. Se fosse, stavolta davvero, l’anno della riscossa…
(Antonio Di Donna)
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.