Stampa questa pagina

Quando il Fantacalcio diventa un lavoro: la storia di Pasquale & Fantamaster, da Foggia a Nizza per un’app da 800 mila utenti

Ha 30 anni. È nato e cresciuto a Foggia, ma terminato il percorso scolastico ha deciso di andare a studiare Informatica a Bologna. Si è specializzato, prendendosi anche il tempo per un’esperienza in Erasmus a Nizza. Doveva restare solo per pochi mesi, invece è ancora lì. Ma i ponti con la sua città, Foggia, non li ha interrotti. Anzi. E Pasquale Puzio la sua passione per il calcio (e il fantacalcio) l’ha trasformata in lavoro, in costante contatto con il suo concittadino Amleto Giannini e con l’altro socio, Marco Polidori, ora a Malta. Lavorano ‘da remoto’ e hanno realizzato Fantamaster, un'applicazione per giocare al Fantacalcio su smartphone che la seconda in termini di downloads e utenti in Italia. 

L'ESPERIENZA. “Con alcuni ragazzi, principalmente del Sud Italia – spiega Puzio -, abbiamo deciso di organizzare un fantacalcio insieme. Era la stagione 2014/2015, le app erano già abbastanza diffuse e ne cercavo una che avesse funzionalità e informazioni che mi servissero per giocare al fantacalcio, ma erano tutte poco aggiornate e incomplete. Allora ho deciso di provare io stesso a realizzare l’app, dato che sono un ingegnere informatico e perché ero convinto che si potesse fare di meglio di quanto c’era sul mercato”. Sei mesi di lavoro intenso e poi la pubblicazione della prima versione di questa app, chiamata Fantamaster

IL PRIMO ANNO. “In pochissimo tempo, senza fare pubblicità perché era un progetto amatoriale e senza investire in pubblicità e marketing, l’app è cresciuta in fretta e dopo il primo anno avevamo 50 mila utenti, parecchi per un’app non pubblicizzata. Nel 2016 ho cercato un socio che fosse in grado di aiutarmi sulla parte di marketing e ho trovato un ragazzo di Foggia, un mio amico, per curare la parte redazionale e la creazione di contenuti”. Partiti in tre, ora sono in cinque a lavorare fissi all’interno del team e come collaboratori esterni e occasionali si arriva a una decina. “E’ diventato una vera e propria azienda, generiamo un fatturato interessante che ci permette di occuparci solo di questo e pagare gli stipendi, è un’azienda vera e propria che investe in pubblicità, marketing e siamo la seconda realtà in Italia per quanto riguarda il fantacalcio”. 

I DATI. Ecco un po’ di numeri: “Quasi un milione e mezzo di download, 800 mila utenti registrati, 250 mila utenti e mensilmente come utenti unici attivi raggiungiamo mezzo milione. Sono risultati notevoli in due anni”.  Tutto questo, lavorando da remoto. “Siamo tutti in posti diversi, io a Nizza, Amleto a Foggia, Marco a Malta: è un team sparpagliato in giro per il mondo, c’è un altro ragazzo a Milano, chi a Firenze. Ma portiamo avanti un progetto importante ed è un esempio di come pur essendo distanti, facendo lavoro solo da remoto, si possano raggiungere traguardi importanti grazie a internet. E’ necessario però impegno, passione e ovviamente un po’ di fortuna”.  Senza dimenticare le proprie origini. 

IL PENSIERO A FOGGIA. “La mia storia – conclude Puzio – evidenzia che si possono costruire cose importanti anche se si viene da città in cui scarseggiano le opportunità, soprattutto in informatica. Ma può ispirare valori a un giovane che rischia di perdersi d’animo e magari può essere lo spunto per cominciare  a offrire delle possibilità ai giovani anche nel nostro territorio, senza necessità di dover andare via”.

</span>
Contenuto sponsorizzato

di Redazione 


 COMMENTI
  •  reload