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Qualità della vita Italia Oggi, Foggia 95esima in classifica: paese di Bengodi per l’ambiente


E’ stata pubblicata la classifica sulla qualità della vita di Italia Oggi riferita all’anno 2015: Foggia scala posizioni e si ritrova al 95esimo posto rispetto al 99esimo dell’anno precedente. A incidere positivamente sul risultato è il fattore Ambiente che vede il capoluogo dauno primo in diversi indicatori.

L’INDAGINE. La classifica, curata da Italia Oggi in collaborazione con l’Università di Sapienza di Roma e giunta alla XVIII edizione, fotografa la qualità della vita nei 110 capoluoghi italiani tenendo conto di diversi fattori: Affari e Lavoro, Ambiente, Criminalità, Disagio sociale, Popolazione, Servizi Finanziari, Sistema Salute, Tempo Libero, Tenore di Vita.

I RISULTATI. Foggia, come detto, nel complesso è al 95esimo posto. Una posizione che, esaminando nei dettagli l’indagine, rispecchia quella ottenuta nel campo Affari & Lavoro (96°), Disagio Sociale (97°), Servizi Finanziari (92°) e Tempo Libero (96°). Su quest’ultimo aspetto non si sono registrati grossi balzi in avanti nonostante il grande investimento sul campo della cultura da parte del Comune di Foggia.

LE VARIAZIONI. Sono, invece, altri i campi in cui si sono registrate variazioni in aumento o in diminuzione di notevole entità. Negativa, per esempio, la discesa in classifica sul tema “Tenore di Vita” dove Foggia si ritrova all’82esimo posto (in precedenza 48°) in particolare a causa del notevole aumento dei prezzi al consumo. Migliora, invece, il Sistema Salute. Il capoluogo dauno sale al 29° posto rispetto al 39esimo di un anno fa grazie a un numero di medici e posti letto superiori e alla prima posizione come numeri di posti in Ostetricia e Ginecologia.

CRIMINALITA’. Discorso a parte merita l’argomento “Criminalità” con Foggia 100esima in leggera risalita rispetto al 2015 ma dovuta a miglioramenti su reati ‘secondari’ come le truffe informatiche (33° anziché 56°). La città dauna resta desolatamente nelle ultime posizioni per numero di omicidi, tentati omicidi, rapine ed estorsioni.

LE NOTE POSITIVE. Il miglioramento in classifica è dovuto invece all’ottimo posizionamento sul tema ‘Popolazione’ (10°) e su quello ‘Ambiente’ (18°). Rispetto alla ‘Popolazione’ la situazione è stabile rispetto all’anno scorso: buoni i dati su numero di nascite e ottimi quelli per numero di componenti su nucleo familiare. Paradossali quelli relativi al tema ‘immigrazione’ senza dei quali Foggia avrebbe ottenuto risultati ancora più lusinghieri. Mentre sui social si scatenano campagne razziste e il sindaco sale sul palco con Salvini per chiedere a Renzi di portarsi gli immigrati sotto casa sua, la classifica relega Foggia al 105° posto come numero di stranieri presenti ogni 1000 residenti: solo 12,90 contro i 40,28 di Pavia, per esempio, o i 20,57 di Lecce per fare un confronto più vicino.

AMBIENTE PULITO?. L’exploit, invece, si registra sul tema Ambiente: lo stesso che aveva assicurato un ottimo posizionamento di Foggia nel rapporto di Legambiente, Ecosistema urbano. Foggia è splendidamente in prima posizione per assenza di fattori negativi per l’ambiente: in città non ci sono stati sforamenti nelle concentrazioni di pm10 e biossido d’azoto (con i valori registrati dall’unica centralina Arpa posizionata in periferia), così come sono stati non elevati i consumi idrici, di energia elettrica e la produzione di rifiuti urbani. Si depura, poi, il 100% delle acque reflue e sono poche le auto circolanti rispetto alla popolazione così come i motoveicoli (a patto che tutto questo non dipenda dal reddito procapite). Il paese di Bengodi insomma, se non fosse che, dall’altro lato, il capoluogo dauno è al 102esimo posto per scarsa presenza di fattori positivi per l’ambiente. Andando nel dettaglio: Foggia è quasi maglia nera per la scarsa raccolta differenziata (penultima avanti solo a Siracusa), si trova negli ultimi posti per aree verde pubblico e piste ciclabili e non brilla per zone a traffico limitato e uso del trasporto pubblico. Risultati in contraddizione che probabilmente consegnano un’unica verità: nessuna classifica può riuscire a rappresentare la qualità della vita dei cittadini. La situazione della propria città – del resto – è sotto gli occhi di tutti.

di Michele Gramazio


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