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Sequestrato il depuratore dell'Asi, avrebbe inquinato il Cervaro

WWF e CSN: "Perchè tanto tempo per intervenire?"

L'impianto di depurazione industriale del consorzio Asi di Foggia, in località "Incoronata", avrebbe inquinato il torrente Cervaro con fanghi e acque reflue industriali. 

LA DENUNCIA. Per violazioni delle norme su gestione e stoccaggio di rifiuti speciali non pericolosi, i Carabinieri del Noe di Bari con i colleghi di Foggia e personale tecnico dell'Arpa Puglia, hanno posto sotto sequestro preventivo l'impianto su disposizione della Procura di Foggia. Il depuratore, del valore di 1,8 milioni di euro e una estensione di circa 15 mila mq, è gestito dalla società "General Costruzioni srl", con sede legale a Foggia, il cui legale rappresentante è ora indagato. Si tratta, in particolare, di un impianto depurativo di tipo "bio chimico fisico" che raccoglie scarichi di ogni genere di insediamento produttivo allacciato alla rete fognaria consortile, dall'industria conserviera a quella meccanica ed altre, nonché dal locale mattatoio. L'Arpa aveva già rilevato in più occasioni il superamento dei limiti tabellari di moltissime sostanze.


LE SEGNALAZIONI. Soddisfazione mista a rabbia per CSN ONLUS e WWF Foggia, che lamentano come sin dall’agosto 2015 avessero lanciato l’allarme per il grave inquinamento ambientale del torrente Cervaro,  Il fenomeno si è poi puntualmente verificato anche negli anni successivi senza che vi fosse alcun intervento, tanto che ad agosto scorso le due associazioni hanno presentato una nuova documentata denuncia alle autorità competenti. “Oggi - commentano - finalmente la svolta con il provvedimento di sequestro. Accanto alla soddisfazione per l’intervento odierno dei Carabinieri del NOE, resta l’amarezza per aver dovuto attendere così tanto tempo affinché si prendessero provvedimenti. Nel frattempo in questi anni si è continuato a sversare acque inquinate mettendo a rischio habitat e specie di importanza prioritaria per la Comunità Europea, oltre che la salute dei cittadini, considerato che le acque del Cervaro vengono purtroppo utilizzate per irrigare i campi prima di riversarsi nel Golfo di Manfredonia dove migliaia di turisti si bagnano tranquillamente”. 


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di Redazione 


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