Bello, ma non balla: Foggia teatro festival, qualcosa va (r)innovato
Suggestivo, certo. Affascinante, senza dubbio. Coinvolgente, sicuro. Lunga vita al 'Foggia teatro festival'. Ma la rassegna degli artisti di strada ha la necessità di essere (r)innovata. La concomitanza di due partite di calcio importanti - l'Italia, sabato e il Foggia in casa, domenica - hanno inciso sulla presenza di pubblico. E anche le condizioni meteorologiche, soprattutto nella prima serata, non sono state le migliori. Ma c'è qualcosa che non va, o meglio, che andrebbe rivisto nella formula della rassegna giunta alla sesta edizione.
LA RASSEGNA. Le street band musicali e itineranti sono state, come sempre, la colonna sonora del teatro festival. Il centro storico è stata la cornice ideale per gli spettacoli, ma la rassegna sembra troppo uguale a se stessa da alcuni anni. Clown, acrobati, giocolieri, spettacoli col fuoco per far felici soprattutto i bambini: il menu è ormai consolidato (e vincente), ma avrebbe la necessità di una spruzzata di novità. E di trasformare un festival 'serale', in un weekend d'animazione h24: domenica mattina i vicoli del centro erano spenti e silenziosi. Perchè, invece, non prevedere delle iniziative anche alla luce del sole, o a partire dal pomeriggio? Un po' come avviene, ad esempio, con un altro festival su cui il Comune di Foggia investe molto: 'Libando', la kermesse dedicata al cibo di strada. Certo, gli stand eno-gastronomici hanno sicuramente un appeal maggiore, soprattutto all'ora di pranzo, ma c'è comunque necessità di dare nuovo brio alla rassegna del teatro di strada. E magari, anche il Comune potrebbe tornare a credere di più a un festival a cui sembra partecipare più per dovere (istituzionale, e soprattutto per assecondare la Fondazione dei Monti uniti) che per piacere.
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