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Altro che CNR, al Centro DAT la ricerca cade 'a pezzi'

Vandalizzata la sede: autorizzati lavori su lavori per 180mila euro


Un primo sopralluogo nell’ottobre del 2014 a cura del responsabile del procedimento, Carlo Dicesare, con l’individuazione a puntate di diversi danni provocati dai vandali. Un nuovo sopralluogo esattamente un anno dopo e la catalogazione di ulteriori danneggiamenti. Due denunce: una alla questura e l’altra ai Carabinieri. L’affidamento suddiviso e senza gara di più tranche di lavori per il ripristino di impianti e arredi distrutti, per un totale di quasi 180mila euro. Nel mezzo altri 30mila euro spesi per assicurare una vigilanza evidentemente “non vigile”.

LA SEDE AFFIDATA AL CNR. Accade al Comune di Foggia. È questo, infatti, il beffardo e costoso destino della sede del Centro Servizi del Distretto Agroalimentare del Tavoliere, attivato a Palazzo di Città nell’ambito del Pit 1 Tavoliere e affidato nel 2013 al CNR di Nicolais per farne un centro di ricerca di eccellenza. L’edificio sorge nella nuova traversa di Viale Fortore, in un’area denominata Polo Integrato per lo Sviluppo Economico, dove si trova anche la sede appena inaugurata della Camera di Commercio. In base alla convenzione stipulata con il CNR spetta al Comune assicurare la disponibilità di locali in regola con le norme in materia di agibilità, sicurezza sul lavoro e prevenzione infortuni.

I “PRIMI” DANNI. Dal momento della sua costruzione lo stabile, però, nonostante la convenzione con il CNR resta in stato di abbandono. Dovrebbero arrivare nove ricercatori ma al Comune si perde tempo. C’è un primo sopralluogo – siamo a ottobre 2014. Carlo Dicesare denuncia alla polizia danni ad ascensore, quadri elettrici, unità di trattamento dell’aria e non meglio precisati “locali”. Passano cinque mesi e il Comune si decide a porre riparo. Stesso giorno e numeri consecutivi: con le determine 309 e 310 del 19 marzo 2015 sono affidati in via diretta i lavori per la pubblica illuminazione (31mila e 800 euro alla System Elettronica) e – a parte – quelli per l’impianto ascensore (25mila e 500 euro alla Comer). A luglio è la volta dei bagni per i disabili. La determina, nella fretta del copia-incolla riporta ancora il riferimento all’impianto di illuminazione. L’affidamento infatti è alla stessa impresa: System Elettronica per un importo di 8 mila e 800 euro.

LA VIGILANZA. Frattanto, a febbraio il Comune aveva sistemato in comodato gratuito in un locale dello stabile le guardie ecozoofile di Fare Ambiente e assicurato un rimborso all’associazione di 20mila euro all’anno “per rendere sicura l’area antistante la palazzina, nonché la struttura stessa, al fine evitare il verificarsi di nuovi danni”. A luglio, inoltre, all’istituto Casalino era stata affidata la vigilanza notturna per ulteriori 10mila euro per sei mesi.

I LAVORI A SORPRESA.Le sorprese arrivano a novembre. Spuntano ulteriori lavori a impianto antincendio, reti LAN, bagni, ecc. “non ricompresi nel computo metrico originario” per ulteriori 65mila euro, tutti riferiti a danni scoperti sempre a ottobre 2014. Ma non basta. Si scopre pure che a ottobre 2015 Carlo Dicesare ha denunciato – questa volta ai Carabinieri – manomissioni a impianto di climatizzazione, impianto citofonico, impianto TV, rete di cablaggio, controsoffitti ecc.. Insomma tutto o quasi da rifare. A realizzare i lavori per un importo di 48mila euro sarà la ditta Iagulli di Stornara. MA CHI PAGA? Ricomponendo il puzzle un importo totale di quasi 180mila euro. A pagare, per non complicarsi la vita, i cittadini. Ma delle due l'una: o è colpa dei vigilanti che non vigilano oppure di chi non vigila sui vigilanti che non vigilano. A Palazzo di città qualcuno dovrebbe spiegare.

di Michele Gramazio


 COMMENTI
  • Matteucci

    04/12/2015 ore 13:05:35

    Anche se la colpa fosse di chi non vigila sui vigilanti che non vigilano, in tutti i casi anche i vigilanti sarebbero colpevoli, perché non vigilano.
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