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Foggia, ci mancava soltanto il ruggito del campione del mondo

Proseguo il momento nero del Foggia, reduce da tre sconfitte consecutive nel campionato di Serie B. Dopo la cocente delusione per il derby perso in casa del Bari, le cose non sono andate meglio in Liguria, più precisamente a La Spezia. Serviva proprio la squadra pugliese purtroppo a far sbloccare il campione del mondo 2006, Alberto Gilardino che dopo aver segnato su rigore contro il Frosinone, con il Foggia torna ad uno dei suoi punti di forza: il gol su colpo di testa.
 
Basta questo squillo dell'ex calciatore di Palermo, Milan, Fiorentina e Parma per guadagnare i tre punti alla compagine ligure. Il Foggia è andata vicino al pareggio in più di una occasione ma la difesa degli avversari è stata presidiata meglio di un fortini militare e così per i rossoneri si torna a casa nuovamente, per la terza volta consecutiva, tristemente a casa con zero punti.
 
Non bisogna però perdersi d'animo. Venerdì 15 dicembre c'è l'importante appuntamento casalingo contro il Venezia di Mister Filippo Inzaghi, altro bomber di razza del recente passato che per fortuna a differenza di Gilardino non potrà togliersi contro il Foggia il vizio di tornare in gol.
 
Anche perché nonostante il Foggia al momento sia penultimo in classifica (il fanalino di coda è l'Ascoli) dopo 18 turni di campionato di Serie B, la classifica è veramente corta. La penultima posizione è in condivisione con Ternana e Pro Vercelli a quota 18 punti. A soli tre punti c'è un gruppone di squadre a 21 punti composto da Virtus Entella, Avellino, Brescia, Pescara (guidato dal sempre amatissimo Zdenek Zeman) e Cesena. A tre punti dunque c'è la salvezza diretta o al massimo lo spareggio.
 
Niente dunque è perduto per i foggiani. I tifosi dopo il ritorno in Serie B, vogliono rimanere in questa categoria per poi provare a tornare a sognare la A. Di C non si vuole proprio sentire parlare e per passare dalla teoria ai fatti forse la società dovrà muoversi nel verso giusto sul calciomercato di riparazione che si aprirà nel mese di gennaio.
 
Niente acquisti con nomi di richiamo ma neppure giocatori da acquistare in saldo come fossero promozioni per blackjack. Sul mercato di gennaio bisogna muoversi con i piedi di piombo ed intervenire su quelle zone del campo dove si avverta maggiormente la fragilità della squadra. Ed è per questo che per prendere queste decisioni, bisogna muoversi in perfetta coordinazione con l'allenatore.
 
In città si chiedono in molti se Giovanni Stroppa mangerà il panettone. Probabilmente proprio la gara contro il Venezia sarà decisiva per il suo futuro. Non dovesse arrivare la vittoria, o quanto meno un risultato positivo, si fanno vari nomi pronti a subentrargli. Si ipotizzava Stefano Colantuono ma proprio nelle ultime ore è stato ingaggiato dalla Salernitana al posto di Pollini. Gli altri due papabili rimasti sono Domenico Di Carlo e Roberto Stellone che sono anche in lista per prendere il posto del già citato Zeman se anche a Pescara non avverrà rapidamente un cambio di rotta nei risultati. E se in questo vortice di allenatori proprio Zeman tornasse al Foggia? Una ipotesi troppo oltre i confini della realtà?

di Redazione 


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