Stampa questa pagina

Prima il furto dell'auto, poi la chiamata alla vittima: due arresti, si cercano altri complici

 L'allarme: "Tra Foggia e San Severo mercato di cavalli di ritorno"

I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Foggia hanno eseguito due ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di due cugini omonimi di San Severo, Giuseppe Scarcella, rispettivamente classe '96 e classe '98, indagati per i reati di estorsione aggravata in concorso e ricettazione.

LO SCAMBIO. Le misure sono state emesse dal Giudice per le Indagini Preliminari a seguito di un furto di una Fiat 500 avvenuto a Foggia nella notte del 17 maggio scorso. Le attività hanno permesso di appurare come i due cugini, unitamente ad altri complici in corso di identificazione, avessero contattato la vittima già nella stessa mattinata successiva al furto, chiamandola ripetutamente fino a pattuire in 2000 euro la somma da consegnare per la restituzione del mezzo rubato. La mattina successiva la vittima è partita da Foggia per San Severo, dove è avvenuto lo scambio.

LA MALAVITA. I Carabinieri del NORM di Foggia, già erano impegnati in un'indagine per reati analoghi, hanno quindi esteso l'attenzione sul fatto specifico, raccogliendo inconfutabili prove della responsabilità del gruppo nel furto con successiva estorsione. “Le attività – spiegano i Carabinieri - continuano per identificare e ricostruire i ruoli degli altri membri del gruppo, ma hanno già dimostrato, ancora una volta, le strette relazioni di interessi malavitosi tra le due città di Foggia e San Severo, attestando inoltre come dietro ai furti d’auto non vi sia soltanto il fenomeno del mercato nero dei pezzi di ricambio, ma anche quello dei ‘cavalli di ritorno’, per cui risulta indispensabile la collaborazione delle vittime”. I due sono stati condotti presso il carcere di Foggia.

di Redazione 


 COMMENTI
  •  reload