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‘Gino’, così Luigi Pinto rivive a teatro

Al Giordano lo spettacolo-omaggio prodotto da FLC Cgil

Luigi Pinto - insegnante e sindacalista foggiano, tra le vittime della strage di Piazza della Loggia, a Brescia - rivive a teatro grazie allo spettacolo ‘Gino’, che intende omaggiare la memoria del docente militante della Cgil Scuola, morto a 25 anni, dopo quattro giorni di agonia, il 1° giugno del 1974. Nello stesso giorno, 43 anni dopo, sul palco del Teatro ‘Umberto Giordano’ di Foggia (ingresso ore 20.30, sipario ore 21.00), andrà in scena lo spettacolo ‘Gino’ prodotto dalla FLC Cgil di Foggia, con la collaborazione degli attori del CUT Foggia - Teatro della Polvere.

LA TRAGEDIA. Attraverso lo spettacolo, fortemente voluto dal segretario generale Angelo Basta, la FLC Cgil vuol tenere sempre viva la memoria sulla tragedia che colpì il foggiano Luigi Pinto. “Lo spettacolo ‘Gino’ non vuole essere solo un’importante e sentita commemorazione” - spiega Basta -. Vogliamo dare valore e tenere vivo il significato del passato. Soprattutto rispetto ad avvenimenti che nella loro tragedia, come in questo caso, hanno segnato la storia e devono servire per il nostro presente. Da docente di storia prima e da sindacalista poi, dico che oggi più che mani è necessario riconoscere il valore e l'importanza della storia che incide sul nostro presente. Ecco, che il ricordo di Luigi Pinto, di quella strage di Piazza della Loggia, possa orientare le nostre azioni in un presente in cui ideali e valori comuni sembrano andare alla deriva”.

L’AUTORE. Lo spettacolo che andrà in scena il 1° giugno (unica data, ingresso libero su invito) è stato scritto da Marcello Strinati, autore del Teatro della Polvere di Foggia. “Come si può raccontare una storia del genere, dove la vicenda umana, e politica, ha un peso così importante? Con la massima umiltà, prima di tutto. E con il rispetto”, spiega Strinati. “Sono entrato in punta di piedi in casa di Gino. Ho osservato quasi con timore le fotografie, i ritagli di giornale; ho ascoltato rapito le poche voci che mi hanno parlato di lui. La sua storia, come quella di molti altri, vittime sacrificali di quegli anni, andrebbe raccontata, ri-raccontata, e poi raccontata ancora. Veniamo da un oscuro passato, che ancora oggi proietta le sue ombre. Spero di essere riuscito a raccontare questo. E spero di aver contribuito a mantenere viva la memoria”.

LO SPETTACOLO. Il 28 maggio 1974 una bomba esplode a Brescia, in Piazza della Loggia, mentre è in corso una manifestazione contro il terrorismo neofascista indetta dai sindacati e dal Comitato Antifascista. L’attentato provocò 102 feriti e 8 morti. Tra questi ultimi, vi è anche Luigi Pinto, per tutti Gino, insegnante e sindacalista foggiano. Lo spettacolo ‘Gino’ racconta la sua storia, attraverso le testimonianze dei parenti e degli amici, e indaga sulle motivazioni che si celano dietro la sua morte. L’opera è un viaggio continuo, nel tempo e nello spazio, alla ricerca di quella memoria che si affievolisce col passare degli anni. ‘Gino’ è un omaggio a un martire degli anni di piombo, della strategia della tensione; è un omaggio a un insegnante attento ai bisogni degli studenti, a un uomo onesto, leale, fortemente politicizzato; ma è anche un omaggio al suo senso dell’ironia e al suo immancabile ottimismo. Lo spettacolo è prodotto dalla FLC Cgil Foggia, con il patrocinio del Comune di Foggia, della CGIL Foggia e della FLC Cgil Puglia. In scena gli attori del Teatro della Polvere Stefano Corsi, Mariangela Conte, Anna Laura d’Ecclesia, Tony Mancini e Luciano Veccia. Regia di Mariangela Conte, musiche originali di Antonio Cicognara.

di Redazione 


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