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Il Giordano in Jazz ritrova la storia: Chick Corea apre la Winter Edition

Sul palco, il 6 novembre, con il batterista Steve Gadd

Trentatré anni e due mesi dopo, Foggia ritrova uno dei più grandi musicisti della storia del jazz. Lunedì 6 novembre, alle ore 21, il sipario del Teatro U. Giordano di Foggia si apre per la terza volta nella sua edizione invernale e lo fa con il pianoforte di Chick Corea. Con lui, un altro pezzo da novanta, il batterista Steve Gadd.

DAL 6 SETTEMBRE 1984 AL 6 NOVEMBRE 2017. Il ponte temporale è d’obbligo e non ce ne vogliano nostalgici da un lato e modernisti dall’altro: Foggia ha una tradizione jazzistica importante che ha avuto in quegli anni ’80 un picco straordinario, ad oggi, ancora ineguagliato. Tuttavia, è altrettanto vero che, tra winter e summer edition, il Giordano in Jazz che da tre anni risuona con successo nel principale contenitore culturale cittadino ha recuperato quel filo rosso che si era smarrito nei decenni scorsi, una volta esaurita la spinta dell’allora Foggia Jazz Festival e dei pionieri della Taverna del Gufo (anche e soprattutto a causa del disinteresse cronico delle precedenti amministrazioni). La presenza di Chick Corea in questa edizione invernale datata 2017 conferma questa tesi: uno dei più grandi pianisti e compositori attualmente in attività – considerato con Keith Jarret ed Herbie Hancock il top assoluto nel mondo – torna nella città che lo aveva ospitato in quella lontana XI edizione del Foggia Jazz Festival, datata 6 settembre 1984 (come ben documenta il sito www.foggiajazzfestival.com).

STEVE GADD, SUPER PARTNER DI COREA. All’epoca, in prima fila, in una gremita Piazza XX Settembre, ad applaudirlo c’era gente come Lucio Dalla (in cartellone nella medesima edizione) e Arnaldo Santoro: Corea suonava in trio quella sera, inserito in un programma che, nella stessa settimana, vantava nomi del calibro di Mike Melillo, Sal Nistico e Art Farmer e che, l’anno dopo, avrebbe presentato un certo Chet Baker. Alto, altissimo livello, insomma. Com’è alto, però, il livello della serata d’apertura del prossimo 6 novembre: con il pianista e compositore di origini catanzaresi (il vero nome di Chick è Armando Anthony), ci sarà Steve Gadd, uno dei protagonisti assoluti della batteria mondiale, sulla breccia – tra jazz, fusion, rock, blues e progetti autografi – sin dagli anni ’60, musicista scelto da artisti come Paul McCartney, Eric Clapton, Joe Cocker, Michel Petrucciani, Al Di Meola e altri grandissimi interpreti della scena mondiale di sempre. “The Corea Gadd Band” è un progetto corale, strutturatissimo che, oltre ai due “mostri sacri”, propone una formazione di assoluto valore, arricchita da chitarra, basso, percussioni e fiati (rispettivamente: Lionel Loueke, Carlitos Del Puerto, Luisito Quintero e Steve Wilson al sax e al flauto traverso).

IL RESTO DEL PROGRAMMA. A distanza di un anno, dunque, la terza edizione del “Giordano In Jazz - Winter Edition”, festival ideato e promosso dal Comune di Foggia in collaborazione con il Moody Jazz Cafè, ricomincia in grande stile, omaggiando al meglio il compositore foggiano che dà il nome al teatro comunale cittadino nel suo centocinquantesimo compleanno. Oltre al duo Corea-Gadd, anche altri importanti concerti e diversi matinée a ingresso libero, in Sala Fedora, senza dimenticare il consueto live di Natale all’aperto, in Piazza C. Battisti. Tre giorni dopo, il 9 novembre, infatti, sarà di scena l’organo Hammond di Matthew Withaker e il 15 novembre il concerto dei coreani HG Funktronik. Il 28 novembre invece, tocca alla coppia tromba-sassofono Dave Douglas & Chet Doxas con al centro il progetto “Riverside with special guest Carla Bley, featuring Steve Swallow and Jim Doxas”. Infine, come detto, la chiusura natalizia del 25 dicembre in Piazza Battisti, con il gospel di Vincent Bohanan & The Sound of Victory (Info biglietti: 0881.792.908).

IN SALA FEDORA, LA MATTINA. Varia e ricca, anche la proposta dei matinée a ingresso libero che si terranno alle ore 11 in Sala Fedora: Il 12 novembre Enrico Merlin presenta il libro “Miles Davis 1959 A Day-By-Day Chronology”, il 19 novembre la musica di Danny Grisset, mentre il 26 Luciano Vanni di Jazzit introduce la “Musica da ripostiglio” a cura di Luca Pirozzi e Luca Giacomelli. Anche a dicembre, altri concerti interessanti: il 3 dicembre Emanuele Cisi, Rosario Bonaccorso e Dino Rubino; il 10 dicembre Aldo Franceschini e Fabio Ciminiera e, a seguire, Marco Di Battista e Franco Finucci; il 17 dicembre, dopo l’intervento del giornalista musicale Ugo Sbisà, suonerà il pianista Donatello D’Attoma). Tutti i matinée in Sala Fedora si concluderanno con degustazione di vini delle Cantine Teanum e prodotti "terrazzani" del Ristorante "Al Primo Piano".

di Alessandro Galano


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