Stampa questa pagina

Riqualificazione delle periferie, il Governo blocca 28 milioni di euro per Foggia LA POLEMICA

“Con il decreto Milleproroghe il governo Conte-Salvini-Di Maio ha sospeso fino al 2020 l'efficacia delle convenzioni tra Stato e Comuni per la realizzazione dei progetti finanziati dai governi Renzi-Gentiloni, in questo modo sono stati congelato 2 miliardi di euro, 18 dei quali destinati a Foggia, a cui aggiungere 10 milioni di euro di investimenti privati”.

MARASCO. Lo scrive in una nota il capogruppo del PD Augusto Marasco che dichiara “quel progetto chissà quando si realizzerà. E chissà quando si realizzeranno gli investimenti programmati dai privati che avrebbero generato occupazione e indotto, magari in settori economici diversi e innovativi rispetto a quelli tradizionali. I quartieri periferici di Foggia, e quelli di altre cento città italiane, sono stati sacrificati sull'altare delle coperture finanziarie alle promesse elettorali: voletela flat tax? non potete avere i soldi per Candelaro e Cep! volete il reddito di cittadinanza? non potete avere strutture e servizi sociali e culturali nelle aree marginali! E il sindaco Landella tace. E i leghisti tacciono. E i nuovi e vecchi consiglieri che partecipano alla maggioranza tacciono. Con le elezioni che si avvicinano meglio evitare le brutte notizie e mascherare i fallimenti con la propaganda e le invettive”.

LANDELLA. In mattinata arriva però la risposta di Landella che scrive:  “Il congelamento, sino al 2020, dell’erogazione dei fondi destinati alla riqualificazione delle periferie dei Comuni capoluogo italiani, contenuta nel “Decreto Milleproroghe” approvato dal Senato della Repubblica, è una decisione sbagliata ed incomprensibile. Attorno al programma costruito dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, nell’ambito del quale la città di Foggia è stata destinataria di un finanziamento pubblico pari a 18 milioni di euro, cui si aggiungono 10 milioni di risorse economiche private, l’Amministrazione comunale ha immaginato e progettato una stagione importante di rinascita urbanistica e della qualità della vita della nostra comunità. Un lavoro rilevante, sotto il profilo degli obiettivi da cogliere e delle attività progettuali messe in campo.

CHI DANNEGGIA CHI. “Il tema - continua Landella - è troppo delicato per essere oggetto della consueta strumentalizzazione politica, alla quale non intendo prestarmi in alcun modo. Non foss’altro perché quel congelamento danneggia tutti i capoluoghi di provincia ammessi a finanziamento, senza fare distinzione circa l’appartenenza politica dei loro amministratori. La questione, dunque, è più vasta e più importante del gioco al “chi danneggia chi”.

INTERVERRA’ L’ANCI. Il “Decreto Milleproroghe” - conclude il sidnaco - giungerà, dopo la pausa estiva, all’esame della Camera dei Deputati. Ed è in quella sede che come ANCI chiederemo in modo fermo e deciso una correzione di rotta. Da questo punto di vista il Comune di Foggia è impegnato in prima linea, accanto al presidente nazionale dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani, Antonio Decaro, nel verificare la strada migliore da percorrere, in caso di conferma del provvedimento, al fine di salvaguardare comunque quelle risorse economiche già stanziate attraverso la stipula delle relative Convenzioni tra Stato e Comuni, peraltro sottoscritte sulla base delle progettualità esecutive e non soltanto delle idee di ordine generale. Con il primo cittadino di Bari, infatti, sono personalmente in contatto già da ieri, valutando anche l’opportunità di promuovere un ricorso di carattere amministrativo finalizzato a difendere la validità delle Convenzioni.

Contenuto sponsorizzato

di Redazione 


 COMMENTI
  •  reload