Guardia medica scoperta, a Troia terzo caso in un mese
In questi giorni è tornata alla ribalta l’emergenza sanitaria che, quotidianamente, mette alla frusta la popolazione troiana. In poche settimane, per la terza volta, un turno di Guardia Medica a Troia è risultato essere scoperto, mancando ancora il servizio di reperibilità, mai attivato dall’ASL.
LA PROTESTA. È la denuncia del Comune di Troia che, attraverso le parole del sindaco Leonardo Cavalieri, riprende quanto dichiarato dalla dottoressa Maria Cassanelli, segretario provinciale del settore Continuità Assistenziale FIMMG (Federazione Italiana Medici Medicina Generale), riguardo ai pazienti che hanno ricevuto la spiacevole sorpresa di non trovare nessuno presso il servizio di Guardia Medica a Troia.“Trovo inaudito - evidenzia Cavalieri - quanto occorso a inizio mese, un episodio che non fa che aggravare il quadro generale di emergenza sanitaria della mia cittadina e dei Monti Dauni. A questo, infatti si aggiungono la notizia della chiusura del Distretto Socio-Sanitario dei Monti Dauni (quello afferente a Troia), già denunciata in passato, con il conseguente accorpamento con quello di Lucera. È poi da sottolineare – prosegue - come dallo scorso 26 gennaio 2015, dopo mesi e mesi di battaglie, un anno di fatica per fare massa critica attorno alla questione salute e sicurezza dei cittadini dei Monti Dauni, nel corso di una conferenza di servizi, definita allora storica, i vertici dell’ASL garantivano l’attivazione del servizio automedica a Troia. Da allora, nonostante le rassicurazioni da parte dell’ASL riguardanti l’iter sperimentale necessario all’attivazione del servizio è ben lungi dall’arrivare a buon esito”.
IL FRONTE COMUNE. Il primo cittadino si appella poi a istituzioni e colleghi. “È questa – si chiede - l’attenzione che il Direttore Sanitario ci aveva assicurato? È questa la articolata serie di servizi che avrebbero fatto fronte alla situazione assolutamente critica in cui versa il territorio del Subappennino Dauno? Non è accettabile il comportamento di chi scherza con la salute dei cittadini, soprattutto se non viene garantita la sicurezza della popolazione dei nostri comuni. Chiedo ai colleghi sindaci – conclude Cavalieri -, ancora una volta sicuro della sensibilità già dimostrata in passato, di fare fronte comune alle più che gravose mancanze dell’ASL".
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