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I commercianti scrivono al prefetto: "I forconi non possono obbligarci a chiudere"

L'appello di Confcommercio dopo il corteo di ieri

La legge del forcone è molto chiara: si passa davanti alle attività commerciali e si “invitano” i proprietari ad abbassare le saracinesche. Così sta accadendo in tutta Italia e la Capitanata non fa eccezione, Anche ieri, durante il corteo cittadino, è stata “caldeggiata” la solidarietà. 
 
“VIOLENZA INTOLLERABILE”. I commercianti, però, seguono altre leggi: quelle del mercato. Ecco perché, in pieno periodo natalizio, non tutti – pur comprendendo i motivi della protesta – sono pronti a rimanere chiusi. E così, a prendere posizione è direttamente la Confcommercio: “Le ragioni della protesta – spiega il presidente della Confcommercio Imprese per l’Italia Provincia di Foggia, Damiano Gelsomino -  che in questi giorni si sta manifestando sul nostro territorio, così come in altre zone d’Italia, sono chiare e condivisibili nel merito. Così come risultano comprensibili anche alcune esasperazioni spontaneistiche. Quello invece che non si deve fare  - e che non si deve tollerare  -è limitare con la forza la libertà di svolgere la propria attività economica a chi, con grande fatica, cerca di tirare avanti nonostante tutto”.
“VIOLENZA INTOLLERABILE”. I commercianti, però, seguono altre leggi: quelle del mercato. Ecco perché, in pieno periodo natalizio, non tutti – pur comprendendo i motivi della protesta – sono pronti a rimanere chiusi. E così, a prendere posizione è direttamente la Confcommercio: “Le ragioni della protesta – spiega il presidente della Confcommercio Imprese per l’Italia Provincia di Foggia, Damiano Gelsomino -  che in questi giorni si sta manifestando sul nostro territorio, così come in altre zone d’Italia, sono chiare e condivisibili nel merito. Così come risultano comprensibili anche alcune esasperazioni spontaneistiche. Quello invece che non si deve fare  - e che non si deve tollerare  -è limitare con la forza la libertà di svolgere la propria attività economica a chi, con grande fatica, cerca di tirare avanti nonostante tutto”.
 
 
Gelsomino si riferisce in particolare ad alcuni centri della Capitanata dove più aspra è in queste ore la protesta di strada. “Le notizie che ci giungono – prosegue il presidente di Confcommercio – ci preoccupano e ci rattristano. Mai il sopruso – peraltro spesso a danno di persone che patiscono come tutti le difficoltà del momento – può essere lo strumento per far valere le proprie ragioni”. “Molti dei temi della protesta sono l’argomento delle nostre battaglie quotidiane a difesa di commercianti, artigiani, imprenditori. Ma non è con il disordine e l’arroganza che si portano avanti principi e valori. Il timore è che questi fenomeni possano proseguire e allargarsi anche alla città di Foggia e per questo – conclude Gelsomino – abbiamo chiesto al Prefetto di intervenire per garantire la libertà di tutti. Sia di chi vuole manifestare pacificamente, sia di chi intende, nonostante tutto, provare a svolgere il proprio lavoro”.
L'APPELLO AL PREFETTO. Gelsomino si riferisce in particolare ad alcuni centri della Capitanata dove più aspra è in queste ore la protesta di strada. “Le notizie che ci giungono – prosegue il presidente di Confcommercio – ci preoccupano e ci rattristano. Mai il sopruso – peraltro spesso a danno di persone che patiscono come tutti le difficoltà del momento – può essere lo strumento per far valere le proprie ragioni”. “Molti dei temi della protesta sono l’argomento delle nostre battaglie quotidiane a difesa di commercianti, artigiani, imprenditori. Ma non è con il disordine e l’arroganza che si portano avanti principi e valori. Il timore è che questi fenomeni possano proseguire e allargarsi anche alla città di Foggia e per questo – conclude Gelsomino – abbiamo chiesto al Prefetto di intervenire per garantire la libertà di tutti. Sia di chi vuole manifestare pacificamente, sia di chi intende, nonostante tutto, provare a svolgere il proprio lavoro”.

di Redazione 


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