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Il Carnevale foggiano del gruppo Folk della scuola Alfieri-Garibaldi

Il Gruppo Folk dell’Istituto Comprensivo “Alfieri-Garibaldi” ricostruirà il vero Carnevale foggiano. L'iniziativa è realizzata in collaborazione con l’Assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune di Foggia e ripropone una manifestazione, dovutamente arricchita, risalente al 1950.

LA STORIA. Era una festa immensa, centinaia e centinaia di maschere che animavano la città. I cortei dei diversi borghi si riunivano al Centro antico e nuovo della città e l’enorme serpentone di maschere si lasciava prendere dall’ebbrezza tipica del Carnevale. Molto caratteristico era il corteo di Borgo Croci, il borgo più antico di Foggia, che si componeva di una cavalleria di paladini (i terrazzani erano assidui frequentatori degli spettacoli dei pupi del teatro Parisi-Maldera), del gruppo dei terrazzani con le cravasce (fruste per cavalieri, dal manico corto) facevano schioccare, mentre, nel contempo, distribuivano confetti e dolcetti e cantavano la canzone della “Zeza Zeza”, cioè la storia di Pulcinella e della moglie Zeza, storia caratteristica dell’Avellinese. In fondo al corteo c’erano maschere d’ogni sorta, che camminabano a piedi. Il corteo di Borgo Caprari aveva davanti anche la cavalleria, ma i cavalieri era cowboy, sceriffi, indiani, questo perché non avendo tradizioni antiche erano influenzati dai primi films di western. Anche questo corteo aveva in coda le maschere a piedi.

LE MASCHERE STORICHE. Le maschere foggiane più significative, a nostro parere, era tre, ma di “maschere” ce n’erano anche altre. La più importante era quella di Ursino Stagnarello, vestito sempre di tappi sonori. Quest’anno su proposta dell’Università del Crocese e dell’Assessore Lioia della Pubblica Istruzione del Comune di Foggia, in sintonia col Sindaco Franco Landella, Ursino potrebbe essere dichiarato “Maschera Ufficiale” della città di Foggia. Poi c’era il “Monaco” di Borgo Croci, la maschera più antica, protostoria e quindi precristiana, che puntualmente, ogni Carnevale, ripeteva il rito antico di rubare nelle case dei Crocesi. Poi c’era “Minello” di Borgo Caprari, che vestito con frak e cilindro, tirando un asino per la cavezza, andava su al Comune a fare comizi sconclusionati.

LA DATE. Il gruppo folk “Alfieri-Garibaldi” proporrà lo spettacolo in tre occasioni, di seguito le date:
- MARTEDI’ 21 FEBBRAIO alle ore 16.30 presso il teatro della Chiesa di Gesù e Maria
- GIOVEDI’ 23 FEBBRAIO alle ore 11.00 presso la Sala Verde della Scuola Garibaldi
- GIOVEDI’ 2 APRILE alle ore 10.00 presso la Sala Verde della Scuola Garibaldi

di Redazione 


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