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Il centrodestra chiede tempo e Landella ha da fare: salta il consiglio comunale

Rabbia del centrosinistra: “Atto arrogante”

Salta il consiglio comunale. Rinviato a data da destinarsi, come le partite di calcio quando c’è maltempo. Eppure, sembrava esserci la schiarita nel centrodestra, dopo la riunione interna a Forza Italia. Fatto sta che, per prendere tempo, Landella & company non si riuniranno domani in Aula, dove era previsto il consiglio comunale con all’ordine del giorno interrogazioni e interpellanze al sindaco e alla giunta e la questione mobilità.

LA DECISIONE. Un rinvio in extremis dopo la richiesta di convocazione urgente della Conferenza dei Capigruppo, firmata dai capigruppo di Forza Italia, Nuovo Centrodestra, Destinazione Comune, Fratelli d’Italia e Movimento politico Schittulli. Oggetto: proprio il rinvio del Consiglio, sfruttando anche la prevista assenza del sindaco Franco Landella, titolare della delega al traffico che comprende anche le questioni legate alla mobilità. E così, dopo una lunga e articolata discussione – spiega il presidente del Consiglio comunale, Luigi Miranda - la Conferenza dei Capigruppo ha votato a maggioranza la richiesta di rinvio della seduta.

LA RABBIA DEL CENTROSINISTRA. Una decisione che ha provocato la rabbia dell’opposizione, all’indomani della riunione della coalizione di centrosinistra che si era proprio ricompattata in vista del consiglio sulla mobilità. In una nota congiunta, i consiglieri Alfonso De Pellegrino, Augusto Marasco, Luigi Buonarota e Saverio Cassitti denunciano “l'ennesimo atto di arroganza amministrativa del centro destra”, evidenziando che “all'ordine del giorno figurava la discussione sulle interpellanze relative al mega appalto dell'orbitale (sospeso dal Tar), il dilagare di bancarelle abusive, la vertenza degli operatori della sosta impiegati da Ataf e i dei lavori di rifacimento del manto stradale di via Trinitapoli”.

“IL SILENZIO DELLA MAGGIORANZA”. "E mentre si sottrae alla discussione in Consiglio comunale – accusano i consiglieri -, il sindaco continua a sfornare ordinanze che modificano la mobilità nel centro della città. Ormai è difficile tenere la contabilità esatta delle ordinanze e la delibera di Giunta con cui sono state ratificate le scelte monocratiche del sindaco, allora, diventa poco più di una foglia di fico posta a nascondere la vergogna dell’ennesima truffa istituzionale. Subita in silenzio dai consiglieri di maggioranza in attesa di raccogliere le briciole del banchetto a cui siedono sindaco e assessori".

“LA SUDDITANZA POLITICA DI RIZZI”. Poi le ultime stoccate: innanzitutto al primo cittadino - “Prima o poi il sindaco dovrà venire in Aula e quel giorno ci troverà preparati a smontare il cartello di carte costruito con le sue ordinanze e a proporre un modello di mobilità sostenibile ben più innovativo e razionale” – e poi al consigliere Vincenzo Rizzi: “Spiace – scrivono i consiglieri del centrosinistra -, la posizione assunta dal consigliere di minoranza Enzo Rizzi che, dopo aver invocato assieme agli amici del WWF la necessità di discutere in Aula dell'isola pedonale, ha votato insieme alla maggioranza per il rinvio del Consiglio mostrando una completa sudditanza politica”.

di Redazione 


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