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Il presidio dei lavoratori dell'Amica

In tanti dinanzi alla Prefettura tra rabbia e delusione

Si sono radunati davanti alla Prefettura per gridare la propria rabbia e manifestare contro i licenziamenti. Presenti quasi tutti i 350 dipendenti di Amica. E già perchè nella confusione dettata dall'accavallarsi di decisioni, colpi di scena, dietrofront, una sola cosa resta certa: ciascuno di loro a partire da sabato 15 è ufficialmente senza lavoro.
Il presidio si è prolungato per ore, sino a tarda serata, e in alcuni momenti non ha mancato di far vivere momenti di tensione, con urla, qualche spintone e cassonetti messi di traverso su Corso Garibaldi e traverse vicine.
LE PAROLE DEI LAVORATORI. Dopo l'incontro dei rappresentanti sindacali con il Prefetto e le rassicurazioni sulla volontà di dare ascolto alle loro istanze, tuttavia, è tornata la calma. Tra i lavoratori serpeggiava la rabbia ma è prevalsa la voglia di parlare e spiegare le proprie ragioni: "Abbiamo solo voglia di lavorare ed eravamo disposti anche a scendere di livello" hanno spiegato alcuni di loro. "Le colpe del fallimento non sono le nostre". "L'opinione pubblica è tutta contro di noi ma non è giusto. In qualsiasi azienda ci sono le mele marce ma la maggiorparte di noi si è sempre impegnato"ha fatto eco qualcun altro.
Resta comunque l'esito inconfutabile del refererendum che con il prevalere del no all'accordo con Amiu ha definitivamente fatto cessare la procedura prevista negli accordi stipulati.
TAVOLO TECNICO. Intanto il presidio ha ottenuto un primo risultato. Su sollecito del Prefetto, alle 9,30 si terrà un tavolo tecnico presso il Comune di Foggia tra il sindaco Mongelli e i sindacati alla presenza della curatela fallimentare. Si tenterà di approfondire la normativa in materia al fine di trovare una soluzione che consenta di ricollocare i lavoratori.
EMERGENZA RIFIUTI. L'emergenza sociale così si unisce all'emergenza rifiuti. La soluzione tampone, individuata nell'affidamento del servizio per un mese alla SIA di Cerignola, nella giornata di domenica non è apparsa più così sicura, confermando i dubbi sulla solidità economico-finanziaria della società ofantina. L'Amiu promette di velocizzare i tempi per subentrare nel servizo al più presto ma per ora nessuno è incaricato ufficialmente di raccogliere i rifiuti in città

di Redazione 


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