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Il Questore SIlvis: "il Cara di Foggia non è un centro di detenzione"

E il Prefetto Tirone annuncia lavori per 5,2 milioni di euro per risolvere le criticità più urgenti

Il Prefetto di Foggia Maria Tirone e il Questore Piernicola Silvis sono stati sentiti dalla Commissione d'inchiesta sui migranti dopo il reportage del settimanale 'L'Espresso' che documentato criticita' nella struttura di accoglienza.

I LAVORI ANNUNCIATI DAL PREFETTO. Il 14 settembre e' stato approvato il progetto per i lavori di ristrutturazione del Centro di accoglienza per richiedenti asilo di Borgo Mezzanone (Foggia): sara' fatta una gara e al termine delle procedure inizieranno i lavori che richiederanno 10 mesi. Si comincera' dalla rete di recinzione, che e' la cosa piu' urgente da fare. Nel nuovo progetto e' prevista una recinzione alta 4 metri. La installazione di un impianto di videosorveglianza ai raggi infrarossi per la rilevazione di presenze all'esterno del Cara, di tre telecamere all'interno della struttura e la creazione di un posto di guardia che sostituira' l'attuale capanno. Complessivamente - ha spiegato il prefetto di Foggia - saranno spesi circa 5,2 milioni di euro per risolvere le criticita' piu' urgenti del Cara. Il Centro, ha aggiunto il prefetto, ha "ospiti in notevole sovrannumero rispetto alla capienza. Non e' certo un paradiso ed il punto piu' critico e' il 'ghetto' che si trova fuori dalla recinzione e rappresenta un fenomeno tipico della Capitanata, legato alla vocazione agricola di questa terra ed alla forte richiesta di manodopera".

IL QUESTORE: GLI OSPITI SONO LIBERI . "Il Cara di Foggia e' un centro di accoglienza non è un centro di detenzione: gli ospiti sono liberi di entrare e di uscire. La criticita' e' la rete di recinzione che viene rotta continuamente determinando passaggi incontrollati dalla 'favela' sorta accanto al Centro", ha detto il questore di Foggia, Piernicola Antonio Silvis, ascoltato dalla Commissione. "Nel campo abusivo - ha aggiunto il questore - ci sono persone che hanno diritto a stare in Italia, non sono clandestini. Spesso ci sono proteste, ma non ci sono situazioni eclatanti di irregolarita'. E' comunque la politica che deve smantellare questa situazione". Il Cara, ha sottolineato, "e' uno dei problemi di Foggia, ma non e' il problema. In questo territorio c'e' una criminalita' organizzata violentissima e feroce ed anche tanta criminalita' comune, noi abbiamo chiesto rinforzi e ci sono una quindicina di uomini tra militari e forze di polizia che controllano la struttura". Il questore ha poi aggiunto che sulla presenza della criminalita' nigeriana sul terriotrio c'è un lavoro costante della squadra mobile foggiana. (fonte askanews)

di Redazione 


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