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Incendio discarica, Landella replica ad ambientalisti: "Critiche pretestuose, nessun dato nascosto alla città"

“Non c’è nessun dato che il Comune di Foggia abbia tenuto riservato o nascosto”. Il sindaco, Franco Landella, risponde alla sollecitazione delle associazioni ambientaliste, che in una nota avevano chiesto alle istituzioni di rivelare se nell’incendio della discarica si fosse liberata diossina.

LA REPLICA. “Comprendo e condivido la preoccupazione delle associazioni ambientaliste circa le conseguenze ambientali dell’incendio di rifiuti, avvenuto mercoledì 24 maggio nel sito di via Castelluccio sottoposto a sequestro giudiziario. Non posso dire altrettanto di alcuni passaggi della loro nota inviata alla stampa, in cui si punta quasi l’indice contro l’Amministrazione comunale, in modo piuttosto pretestuoso”, commenta il sindaco di Foggia. “Voglio ricordare, a questo proposito, che il sito in questione era sottoposto a sequestro giudiziario ben prima dell’incendio e che dunque – prosegue - l’Amministrazione comunale non aveva alcun potere di intervento o di ingresso nell’area”.

L’ORDINANZA. Sul piano dell’attività di monitoraggio ambientale e di campionamento condotta dall’ARPA Puglia, l’organismo tecnico cui è affidato questo compito, il Comune di Foggia – assicurano da Palazzo di Città - “ha comunicato tutte le risultanze alla città, senza tralasciare alcun elemento ed aggiornando il quadro della situazione costantemente. Nell’ultima informativa inoltrata all’Amministrazione comunale dall’ARPA Puglia – il cui contenuto è stato reso pubblico – è stata comunicata l’attivazione di un nuovo campionamento di microinquinanti organici, i cui risultati saranno disponibili dopo le relative analisi di laboratorio. Proprio nelle more della conclusione di questo lavoro, abbiamo deciso di mantenere in vigore l’Ordinanza firmata nella tarda serata di giovedì 25 maggio. Le prescrizioni dell’Ordinanza, tra l’altro, sono state stabilite proprio sulla base delle comunicazioni trasmesse dall’ARPA Puglia all’ASL Foggia e della richiesta formulata al Comune dall’azienda sanitaria, organo deputato ad individuare le misure e le azioni da attuare per la tutela della salute pubblica, anche per ciò che riguarda il perimetro di validità del contenuto dell’Ordinanza”.

LA “TRASPARENZA”. “Non c’è nessun dato – ribadisce Landella - che il Comune di Foggia abbia tenuto riservato o nascosto. Una trasparenza che applicheremo anche quando l’ARPA Puglia ci trasferirà i risultati di laboratorio del nuovo campionamento di microinquinanti organici. Al momento, quindi, il Comune di Foggia non è in possesso di notizie relative ad eventuali emissioni di diossina, non essendo l’Ente che si occupa di analisi e campionamenti.

“NON SIAMO POMEZIA”. “Quanto al paragone con la vicenda del Comune di Pomezia – prosegue il primo cittadino -, è di tutta evidenza che parliamo di una situazione del tutto diversa, in cui il sindaco, legittimamente, ha deciso di firmare la sua Ordinanza. Il Comune di Foggia, invece, ha scelto di attenersi alle indicazioni tecnico-scientifiche degli organismi competenti – ARPA Puglia ed ASL Foggia – sulla base delle quali assumere le conseguenti decisioni”.

LE SPESE. “Vale la pena ricordare alle associazioni ambientaliste – conclude Landella - che il Comune di Foggia, attraverso il Corpo di Polizia Municipale, il personale dei Servizi Ambiente e Protezione Civile e l’associazione Fare Ambiente, ha presidiato il sito di via Castelluccio, accanto ai Vigili del Fuoco, ed ha svolto un’attività di comunicazione e di informazione nei confronti della popolazione residente nell’area circostante già dalle prime ore dell’incendio, con particolare riferimento alla necessità di tenere porte e finestre chiuse e di non sostare all’aperto. Il Comune di Foggia, inoltre, ha noleggiato con risorse proprie sei mezzi pesanti, espressamente richiesti ed indicati dal Corpo dei Vigili del Fuoco, necessari alle operazioni di spegnimento dell’incendio. Per questa spesa saranno a breve attivate tutte le procedure utili ad ottenerne il recupero. L’Amministrazione comunale, infine, ha già annunciato la propria volontà di costituirsi parte civile nell’eventuale processo penale legato all’inchiesta aperta dalla Magistratura sulla discarica abusiva di via Castelluccio”.

di Redazione 


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