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Invasione di campo e lancio di bottiglie, Daspo per Foggia – Pisa: “Non sono ultras”

Sono stati individuati gli autori degli atti di intemperanza registratisi nel corso dell’ incontro di calcio Foggia-Pisa, gara di ritorno della finale play off di Lega pro. Ad annunciarlo è la Digos di Foggia, che comunica come per il lancio di oggetti e per l’invasione di campo siano state deferite in totale nove persone, mentre uno è stato indagato per il reato di resistenza a Pubblico Ufficiale. I tifosi, la cui età anagrafica è compresa tra i 20 e i 40 anni, sono stati compiutamente identificati anche grazie all’utilizzo delle immagini registrate in sala G.O.S. che monitorano, per tutta la durata degli incontri sportivi, ogni accadimento occorso sia sugli spalti che in campo.

LA FIRMA. Nei loro confronti – ribadiscono dalla Digos – è stato avviato procedimento amministrativo per adozione provvedimenti D.A.S.P.O. ( divieto d’accesso ai luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive), che nella massima misura potrebbe prevedere una penalizzazione sino a 8 anni, oltre che l’obbligo di firma durante gli incontri sportivi.

“NON SONO ULTRAS”. Si precisa – è il chiarimento delle forze dell’ordine - che nessuna delle 10 persone deferite aderisce a gruppi ultras organizzati e che nessuna di queste ha precedenti specifici.

ALTRI DUE PER FOGGIA - ALESSANDRIA. Analoghi provvedimenti penali e amministrativi – sottolineano inoltre dalla Digos - sono stati adottati per altre due persone, “identificate quali autori di atti d’intemperanza posti in essere nel corso dell’incontro Foggia-Alessandria”.

di Redazione 


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