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Incidenti Statale 16, parlano gli avvocati: "Troppe vittime, strada insicura"

Sull’articolo pubblicato ieri, riguardante l’allarme di Studio 3 A su lavoratori stranieri che continuano a morire sulla Statale 16 (Leggi l’articolo sulla 'strada della morte'), arriva il contributo degli avvocati Antonio D’Urso e Giuseppe Vasca, in qualità di difensori di fiducia nominati dal A.V., il ragazzo 29enne, coinvolto nel sinistro verificatosi in data 14.5 u.s. sulla statale 16, in prossimità dell'incrocio di Ripalta.

LA REPLICA DEGLI AVVOCATI. “Al riguardo evidenziamo – scrivono i due avvocati - che, sebbene sia trascorso quasi un mese dal sinistro, i sottoscritti difensori di fiducia non hanno avuto, ad oggi, alcuna notizia in merito alle indagini svolte. In particolare, non è pervenuta, né ai difensori, né all'indagato, la convalida del sequestro dell'autoveicolo. Per questo siamo rimasti molto sorpresi oggi nel leggere le iniziali del nostro assistito, nonché l'età dello stesso, riportati dagli organi di stampa, sebbene il tutto dovrebbe essere tutelato dal segreto istruttorio.
Apprendiamo, inoltre, solo dagli articoli riportati quest'oggi che i familiari della vittima si siano affidati allo Studio 3A per tutelare i loro diritti. Ad ogni modo, tralasciando le questioni prettamente tecniche, relative alle responsabilità del sinistro in oggetto, che dovranno essere accertate nel corso del procedimento penale, ciò che i sottoscritti difensori vogliono evidenziare è che le vittime di tale tragico sinistro siano in realtà due.
Non va infatti dimenticato che, oltre al povero cittadino rumeno deceduto, anche il nostro assistito subirà da tale evento delle conseguenze negative che si riverbereranno in tutta la sua vita, a cominciare dal rimorso di aver causato involontariamente la morte di una persona, nonché il fatto di subire un procedimento penale, probabilmente per omicidio stradale. Nell'articolo pubblicato questa mattina sulla vostra testata, non a caso vengono riportati gli sconvolgenti numeri dei sinistri che, purtroppo, quasi quotidianamente si verificano sul detto tratto. Segno evidente di come, su tale importante e trafficata arteria stradale, vi sia un serio problema di viabilità. Non va infatti dimenticata la circostanza che, trattandosi di una strada statale (tra l'altro priva di pubblica illuminazione), non sarebbe consentito il transito di pedoni. Purtroppo, però, i poveri braccianti stranieri sono soliti camminare ai bordi della carreggiata o addirittura attraversare la stessa incuranti delle conseguenze, talvolta mortali, che potrebbero verificarsi. Abbiamo ritenuto opportuno rilasciare tali dichiarazioni al fine di precisare le nostre considerazioni”.

di Redazione 


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