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"Io non sono barese"

Savino Santarella presenta la propria candidatura alle elezioni regionali

Il "claim" utilizzato la dice lunga sulle sue intenzioni in Regione: ‘Io non sono barese’, questo il fil rouge che accompagnerà la campagna elettorale di Savino Santarella, cominciata ufficialmente questa mattina dalla sede del comitato di Foggia, a corso Giannone. Un’idea non discriminatoria, rassicura il candidato, ma che vuole affermare prioritariamente la presenza della Capitanata anche in Regione.

NESSUN SIMBOLO. Si presenta senza un partito politico, si dice deluso dal modus operandi utilizzato dal proprio (NCD) nei confronti della politica locale e ammonisce tutti che sarà attento alle assunzioni di responsabilità di ogni singola lista. “È inutile negare che esistano delle responsabilità della politica locale, degli esponenti della nostra provincia a livello regionale se ad oggi, dopo trent’anni, noi continuiamo a indire consigli e cabine di regia per salvare il Gino Lisa – ha affermato Santarella - mentre Vendola ha inaugurato nel 2006 il Karol Wojtyla e sabato il suo ampliamento, costato alle casse regionali ben sedici milioni di euro”.

CHIEDE ASSUNZIONI DI RESPONSABILITÀ. Senza un partito di riferimento corre, ad ogni modo, per Schittulli, perché non può cambiare la propria natura. “Io non ho intenzione di affiliarmi ad altri partiti. Le mie idee politiche restano le stesse. Non potrei mai pensare di correre per Emiliano ma vorrei, da parte dei miei, un’assunzione di responsabilità. Rimango nel mio partito – continua Santarella - ma non posso far finta di non vedere che Alfano non sia intervenuto a proposito dell’emergenza di illegalità, che attanaglia questa terra, e che il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, non abbia dato ancora risposte sull’aeroporto”.

PRIORITÀ ALL’AEROPORTO. Santarella chiede chiarezza e si dice convinto di dover valutare prima i programmi dei partiti. Vuole creare una politica che metta in campo due o tre obiettivi da raggiungere (che dia priorità all’aeroporto), e che sia capace di farlo. Qualora si rendesse conto che non ci sono le basi che cerca, sarebbe anche disposto a ritirare la propria candidatura. “Non mi candido per la poltrona – ha dichiarato – ma lo faccio per un profondo senso di responsabilità. Chi mi conosce sa quante battaglie ho fatto per questa terra, affinché venisse valorizzata. L’ho fatto perché abbiamo un patrimonio culturale, artistico, enogastronomico e turistico, che ha pochi pari nel mondo. E mi fa piacere che se ne sia accorto persino Emiliano che proprio qualche giorno fa ha dichiarato che, se vincerà le prossime elezioni, farà di tutto per non dimenticare il Gargano e il Subappennino Dauno. A differenza di Emiliano, però, io ho dei trascorsi che sottolineano il mio attaccamento a questa terra. Un esempio per tutti è la battaglia che ho promosso in favore del riconoscimento della D.O.C. per il Nero di Troia”.

SALVAGUARDARE LE ECCELLENZE LOCALI. Proprio per questo, in conferenza stampa ci sono anche prodotti tipici della Capitanata, che arrecano la scritta ‘io non sono barese’. Santarella motiva così questa decisione: “Pasta, olio e vino rappresentano alcune delle nostre eccellenze. Non possono essere dimenticate”.

Bianca Bruno

di Redazione 


 COMMENTI
  • Rob

    23/02/2015 ore 16:21:07

    Non sei barese, ma tieni per Schittulli che è barese DOC...........certo....anche Emiliano è barese, ma a Foggia l'abbiamo visto più volte, mentre Schittulli non si è degnato di venire una volta....
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