I MOTIVI. “La politica mi sta insegnando che i pregiudizi possono avvelenare le idee e la libertà dei popoli. Io mi sento uomo di questa terra. Della mia terra. Ed è per questo che condivido profondamente la necessità di ritrovare quei principi identitari che possano restituire dignità alla mia gente” dichiara il neocapogruppo.
I TEMI.“Mi sento un “operaio” della politica – chiarisce Splendido – a servizio dei miei concittadini. Non a caso il mio ruolo all'interno della coalizione di centro-destra è sempre stato indipendente. Credo sia giunto il tempo delle responsabilità. Percepisco un grande senso di approssimazione, e spesso anche ipocrisia, nella gestione di temi molto delicati. A cominciare dal fenomeno immigrazione, per finire al grande senso di sicurezza che avvertono i cittadini. Questioni che vanno affrontate rapidamente, lasciando da parte initili dietrologie ideologiche”.
FIGLIO DI GENITORI EMIGRATI. “Parlo come figlio di genitori emigrati, che non conosce la parola “razzismo” - continua l'avvocato nato in Francia - ma parlo anche come uomo che interpreta l'insofferenza di tantissimi foggiani ed italiani che non meritano di essere messi in “seconda fila” se non addirittura esclusi da quei diritti che il Paese in cui vivono dovrebbe garantire loro in maniera prioritaria. Parte questa nuova esperienza politica – conclude - ed era dunque doveroso nei confronti di quanti hanno riposto e ripongono in me stima e fiducia, spiegare i perché di questo mio nuovo ed entusiasmante percorso politico”.
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