Stampa questa pagina

“La Grande Storia” racconta Segezia, su Rai3 immagini e voci sull’architettura del Borgo

Lo storico programma racconta le ’Città di fondazione’

La storia raccontata dal vivo attraverso immagini esclusive, le voci dei protagonisti, nei luoghi che hanno fatto il Novecento e non solo. E’ questa la filosofia che sta alla base dell’importante lavoro di ricerca narrativa de “La Grande Storia”, il programma televisivo di approfondimento storico in onda su Rai 3. All'inizio del mese di aprile, la troupe televisiva – guidata dall’autore televisivo Enzo Antonio Ciccchino – è stata in Capitanata, in particolare a Borgo Segezia, per documentare attraverso immagini e voci l’architettura della borgata distante solo pochi chilometri da Foggia.

LA PUNTATA. Segezia e la sua architettura, infatti, saranno protagoniste della prossima puntata che andrà in onda su Rai 3 venerdì 15 giugno, in prima serata, alle ore 21.15, dedicata alle città ed i borghi fondati nel periodo del fascismo, le cosiddette città di nuova fondazione. Come Borgo Segezia i cui lavori per la costruzione iniziarono nel 1938. Il Borgo venne inaugurato il 29 settembre 1942. Il progetto e la realizzazione di Segezia si deve all' Arch. Concezio Petrucci. Committente fu l' O.N.C. (Opera Nazionale Combattenti).

LA RIQUALIFICAZIONE. Le riprese della troupe de “La Grande Storia” si sono concentrate anche nella struttura adiacente la chiesa che fino a qualche anno fa ospitava la scuola dei padri giuseppini e che, ancor prima, era stata un orfanotrofio per bambini. Una struttura vuota e degradata per la quale Oltre / la rete di imprese ha realizzato un progetto di rigenerazione con l’idea di sostenere il riuso dei luoghi, degli spazi, degli ambienti, delle mura per farle tornare alle loro funzioni originari. Non a caso, nel mese di luglio dello scorso anno proprio in quelle strutture degradate Euromediterranea organizzò la due giorni “Zero volumi ed alte frequenze di innovazione” per approfondire tematiche quali rigenerazione urbana, riuso degli spazi pubblici e privati abbandonati ed innovazione sociale. (foto di Andrea Cucci)

Contenuto sponsorizzato

di Redazione 


 COMMENTI
  • IRusso

    16/06/2018 ore 20:04:22

    Lo stesso si può fare anche per il borgo di Giardinetto.
  •  reload