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Leandro Greco: “Le vittorie aiutano ad avere sempre più fame”

Il centrocampista rossonero ha parlato in conferenza

Nell’incontro settimanale con la stampa Leandro Greco ha parlato del momento che sta vivendo tra spogliatoio e campo, con un occhio al passato e uno al futuro.

L’AMBIENTE FOGGIA. Sull’accoglienza che gli è stata riservata si dice emozionato: “Devo dire veramente grazie a tutti, allo staff, al direttore, al mister e ai miei compagni soprattutto perché non venivo da un momento facile. Foggia è una piazza calda, dove si vive di calcio e dove c’è voglia di vedere bel calcio”. Il momento in cui è arrivato non era facile soprattutto se paragonato a quello che si sta vivendo oggi dopo 4 vittorie di fila: “Non vedo tanta differenza nel senso che prima non c’era un’aria così pesante mentre le vittorie che stiamo ottenendo ci stanno aiutando ad avere non solo tanta responsabilità ma tanta fame, quella fame che ti mette in testa di andare a prendere chi sta più in alto di te”.

UN OCCHIO AL PASSATO. Il centrocampista non nasconde i momenti bui che ha dovuto passare: “Ho passato due anni difficili, non solo per colpa mia ma anche per colpa di altri, dove avevo quasi deciso di smettere e solo grazie alla mia famiglia e al mio orgoglio ho ripreso la voglia che avevo prima”. Una frecciatina anche alla sua ex squadra ancora proprietaria del suo cartellino e che lo ha ceduto in prestito: “Non sono uno che si guarda indietro quindi non so se a Bari mi rimpiangono e sinceramente non mi interessa”.

NUOVO RUOLO E CONDIZIONE FISICA. Quando gli viene chiesto se il ruolo attuale è quello dove renda meglio, Greco risponde: “In realtà questo è un ruolo nuovo perché io nella mia carriera ho quasi sempre giocato mezz’ala tranne in qualche emergenza dove mi è stato chiesto di fare il play. Sono contento per come lo sto facendo anche se ho ancora tanto da migliorare, infatti me ne accorgo quando riguardiamo insieme al mister le azioni”. Un cenno al ruolo ricordando anche il momento in cui il DS Nember lo ha convinto a venire a Foggia: “Da quando il direttore ha deciso di puntare su di me, mi è stato chiesto di fare questo ruolo e io che amo mettermi in discussione ho subito accettato”. Sulla condizione fisica: “Sono arrivato pensando di star bene, quando invece ho iniziato a lavorare mi sono convinto del contrario ma sto migliorando”.

IL CAMPIONATO E IL BRESCIA. Nonostante il buon periodo, basta un minimo passo falso per crollare: “Bielsa dice che la vittoria è deformante mentre la sconfitta ti rende più stabile. Lavoriamo per vincere, quindi è un grande errore pensare di essere già arrivati all’obiettivo”. Il Brescia sarà un banco di prova: “E’ una squadra che lotta per non retrocedere e lo fa bene con la qualità che esprimono individualmente".
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