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“Libri & Dialoghi” mette la freccia: dalla ventata internazionale di Ian Manook a Paolo Giordano

Dodici incontri fino a metà luglio: un vero e proprio “festival diffuso”

Cinque incontri in sette giorni, nell’attesa degli altri cinque di luglio e aggiungendo a questi i primi due appuntamenti di inizio giugno, quelli con Dikele Distefano e con Maurizio de Giovanni: Libri & Dialoghi “mette la freccia” e ingrana la marcia, forte di un’estate letteraria che non ha nulla da invidiare ad altri festival della penisola. Anziché concentrare tutto in pochi giorni, infatti, la kermesse voluta da Ubik e Assessorato alla Cultura si estende su due mesi, trasformando l’isola pedonale di Piazza Giordano – non ancora completata – in un salotto culturale di rilevanza nazionale. Anzi, nel caso di mercoledì 20 giugno, in un avamposto internazionale, grazie all’ospite straniero di questa terza edizione: Ian Manook.

TRA CELENTANO E DE ANDRE’, UN PERSONAGGIO STRAORDINARIO. Editore prim’ancora che scrittore, giornalista e poliglotta, Patrick Manoukian – questo il suo vero nome – è diventato famoso nel mondo grazie alla trilogia noir che ruota attorno ad un protagonista dal nome quasi impronunciabile, Yeruldelgger, che lo stesso scrittore, in un simpatico video su youtube rivolto al pubblico italiano, spiega con una serie di simpatici esempi come pronunciare nel modo giusto, tra poesie e citazioni di canzoni di Fabrizio De André e Adriano Celentano. “Figlio della diaspora armena”, come si definisce, Manook conosce la lingua e la cultura italiana, e non solo quella: giramondo, ex sessantottino, ha viaggiato a piedi e in autostop per gran parte della sua giovinezza, calcando il nord e il sud delle Americhe talora in un’unica soluzione di continuità, come quando dall’Islanda si è messo in marcia verso l’Amazzonia, raggiunta in circa 27 mesi di cammino via mare e via terra.

MONGOLIA, TERRA DI SCIAMANI E DI MODERNITA’ VIOLENTA. La Mongolia, luogo che ha frequentato a lungo per scopi umanitari, è lo scenario – ben più che uno sfondo – della sua straordinaria trilogia, tra la steppa selvaggia degli sciamani e la sua capitale turbo-violenta, Ulan Bator: una terra sconosciuta all’Occidente, sospesa tra antichità ancestrali e modernità aggressiva e che, attraverso i suoi libri – non solo noir, ma anche “di viaggio” – si è fatta conoscere prima in Francia e poi nel resto del mondo, sbancando ai principali premi letterari e ricevendo traduzioni praticamente ovunque. A Foggia, mercoledì 20 giugno, alle ore 19, lo scrittore di lingua francese presenta l’ultimo tassello della sua “follia letteraria”, dal titolo “Yeruldelgger. La morte nomade” (Fazi, 2018), ma è fuor di dubbio che parlerà anche degli altri due volumi della trilogia, conversando con i lettori Claudio Sottile e Marcello Casalino del gruppo di lettura “A qualcuno piace… Giallo”. In caso di maltempo, l’incontro non avrà luogo all’aperto, in Piazza Giordano, ma nello spazio live interno della libreria Ubik.

LETIZIA PEZZALI, LA NUOVA “KUNDERA” ITALIANA. E quello con Manook non è che l’inizio di un treno di eventi che, fino al 13 luglio, vedrà protagonisti in Piazza Giordano altri nomi della letteratura italiana. Già venerdì 22 giugno, infatti, tocca ad una scrittrice paragonata – per scrittura, stile e forza narrativa – nientemeno che al Milan Kundera de “L’insostenibile leggerezza dell’essere”, romanzo cardine della seconda parte del Novecento e tra i più letti in assoluto. Letizia Pezzali, infatti, è considerata una delle rivelazioni di questa stagione letteraria, forte del suo romanzo, “Lealtà” (Einaudi), ambientato nel centro finanziario di Canary Wharf, sulle rive del Tamigi, Londra, nel quale il desiderio e l’eros si inseguono durante tutta la narrazione attraverso gli occhi della protagonista.

IL TRENO DI GIUGNO. Altra autrice, altra protagonista quella in programma domenica 24 giugno: Sara Gamberini presenta il suo “Maestoso è l’abbandono” (Hacca Edizioni), romanzo psicoanalitico che, non a caso, verrà discusso – anzi, “messo sul lettino” – dagli esperti de “Il Ruolo Terapeutico – Gruppo di Foggia”, chiamati a presentare al pubblico questo quinto appuntamento di Libri & Dialoghi. L’indomani poi, lunedì 25 giugno, un autore di casa: Tony di Corcia, giornalista ed esperto di biografie – ne ha scritte diverse, alternando moda e poesia – che, nel libro “La femmina è meravigliosa” (Cairo), ha deciso di raccontare l’artista sanseverese Andrea Pazienza, visto però attraverso la viva voce delle donne che il fumettista ha conosciuto e amato. Infine, a chiudere giugno, la nota attrice Francesca D’Aloja, autrice di un romanzo interessante e, anch’esso, con protagoniste le donne: “Cuore, sopporta” (Mondadori).

A LUGLIO, ECCO PAOLO GIORDANO. Nel mese di Luglio, infine, subito due pezzi da novanta: Giuseppe Catozzella e Paolo Giordano, rispettivamente in piazza nelle giornate del 2 e del 6 luglio, il primo con “E tu splendi” (Feltrinelli), il secondo con “Divorare il cielo” (Einaudi) – secondo critica e pubblico allo stesso livello del celeberrimo “La solitudine dei numeri primi”, primo romanzo dello scrittore piemontese. Tra loro, il 5 luglio, la leggerezza di Francesca Brunini e del suo “Due sirene in un bicchiere”, prima dei due incontri di chiusura della stagione, in programma l’11 e il 13 luglio: Raffaella Fanelli, autrice del libro-inchiesta “La verità del Freddo” che fa parlare il capo della Banda della Magliana, e Omar Di Monopoli, del quale la prestigiosa casa editrice Adelphi sta ripubblicando tutti i romanzi, compresi gli ultimi “Nella perfida terra di Dio” e “Uomini e cani”.

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di Redazione 


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