Stampa questa pagina

Libri & Dialoghi, riflettori puntati su Maurizio Abbatino, “il Freddo” della banda della Magliana

I misteri italiani nelle parole dell’ultimo dei capi

Maurizio Abbatino, “il Freddo”, capo e fondatore della banda della Magliana, condannato a trent’anni di reclusione, attualmente ai domiciliari per motivi di salute: è lui a parlare nel libro protagonista del penultimo incontro di “Libri & Dialoghi”, la rassegna curata da Ubik e Assessorato alla Cultura del Comune di Foggia. Da una lunga intervista in esclusiva, ecco un libro-inchiesta scottante e di preoccupante attualità, ormai alla sua quinta ristampa, realizzato dalla giornalista Raffaella Fanelli: mercoledì 11 luglio, alle ore 19, in Piazza Giordano, sarà lei a presentare il suo “La verità del Freddo. La storia. I delitti. I retroscena” (Chiarelettere, 2018).

MISTERI ITALIANI. «La banda della Magliana esiste ancora?». «Sopravvive attraverso persone che della banda non hanno fatto parte, ma che con noi sono entrate in contatto. Per molti la banda della Magliana è stata un’ottima garanzia». Domanda e risposta, e siamo già dentro. Un’inchiesta in forma di intervista che può considerarsi il prologo di Mafia Capitale: Maurizio Abbatino parla e racconta quello che ha visto e vissuto in prima persona. Anni di delitti, di vendette, di potere incontrastato su Roma e non solo. Misteri italiani, dal delitto Pecorelli all’omicidio di Aldo Moro, fino alla scomparsa di Emanuela Orlandi. Durante l’incontro, inoltre, verranno proiettati alcuni momenti del colloquio con Maurizio Abbatino, a cura dell’autrice del libro. A conversare con Raffaella Fanelli, il direttore artistico della libreria, Michele Trecca.

IL LIBRO. Protagonista di una stagione di sangue che ha segnato la storia più nera del nostro paese; fondatore e capo, con Franco Giuseppucci, della banda della Magliana, Abbatino è l’ultimo sopravvissuto di un’organizzazione che per anni si è mossa a braccetto con servizi segreti, mafia e massoneria. In queste pagine racconta la genesi della banda, le prime azioni, la conquista della città, gli arresti, le protezioni in carcere e fuori, l’inchiesta avviatasi oltre vent’anni fa a partire dalle sue confessioni. “Ritornano dei cognomi, si rivede un metodo… Abbastanza per pensare che le traiettorie del vecchio gruppo criminale non si siano esaurite” ha affermato l’attuale capo della Procura di Roma, Giuseppe Pignatone. Nel libro scorre la storia d’Italia vista con gli occhi di un criminale sanguinario che ha fatto arrestare altri criminali sanguinari. Molti di loro sono tornati liberi. Lui no. Aspetta, dice, la sua esecuzione. “Sono tornato dove tutto è cominciato. Perché è qui che deve finire”.

L’AUTRICE. Raffaella Fanelli è giornalista freelance, ha scritto e collaborato con numerose testate, tra le quali “la Repubblica”, “Sette-Corriere della Sera”, “Panorama”, “Oggi”, e altrettante trasmissioni televisive, da “Quarto grado” a “Verissimo” a “Chi l’ha visto?”. Da anni svolge un lavoro d’inchiesta il cui obiettivo è raccontare i tanti misteri e le troppe ombre della nostra storia recente. Ha realizzato interviste scoop a Salvatore Riina, Angelo Provenzano, Vincenzo Vinciguerra, Valerio Fioravanti, personaggi le cui testimonianze possono aiutarci a comprendere alcuni aspetti inconfessabili del potere e della storia italiana.

MAURIZIO ABBATINO, “IL FREDDO”. Capo e fondatore della banda della Magliana, attualmente sta scontando una pena a trent’anni di reclusione e si trova ai domiciliari per motivi di salute. Nel gennaio del 2015 è stato estromesso dal programma di protezione e gli sono state cancellate una serie di garanzie e tutele ottenute dopo la decisione di collaborare con la giustizia. La collaborazione di Abbatino ha attraversato tutti gli anni Novanta e il decennio successivo per interrompersi nel 2010.

contenuto sponsorizzato

di Redazione 


 COMMENTI
  •  reload