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Litigano all'uscita del ristorante, poi lo inseguono e gli sparano: quattro arresti

Poggio Imperiale, aggressione nata per motivi futili

Sono gravemente indiziati di tentato omicidio in concorso e porto abusivo di arma da sparo Mirko Bocola, 25 anni, Domenico Nargiso soprannominato ‘Piò’, 19 anni, Antonio Ferrara, 31 anni e Antonio Vocale, 31 anni, arrestati dai Carabinieri di San Severo.
IL DIVERBIO. Il fatto non è stato denunciato subito dalla vittima. Infatti, nella mattinata del 13 novembre scorso, i Carabinieri avevano ricevuto la notizia che un 31enne di Poggio Imperiale, nel corso della serata precedente, aveva avuto un diverbio con alcune persone di Apricena all’interno del ristorante ‘Il Castello’ di Poggio Imperiale. La lite sarebbe degenerata lungo via Veneto, dove Bocola, sceso da una macchina, avrebbe fatto fuoco in direzione dell’autovettura del 31enne.
LA DENUNCIA. Sulla scorta della confidenza ricevuta, i militari sono riusciti a identificare la vittima e a rintracciarla: il giovane ha confermato l’accaduto e raccontato che la sera precedente, dopo aver cenato, mentre era intento a pagare era stato affrontato da quattro giovani di Apricena. Ne erano seguiti aspri confronti verbali fuori dal locale dovuti a futili motivi, prima che i quattro si allontanassero definitivamente.
L’INSEGUIMENOTO. La vittima, dopo aver lasciato il locale, mentre stava percorrendo via Roma in direzione Lesina era stata poi intercettata da una Mercedes di colore nero, i cui occupanti intimavano di fermarsi lampeggiando continuamente e facendo ampi gesti con le mani. Il giovane aveva riconosciuto gli occupanti del mezzo negli stessi con cui aveva discusso poco prima e si era fermato credendo che gli stessi volessero chiarire l’accaduto. Una volta sceso dall’auto il giovane è stato invece picchiato da uno di loro, notando Bocola con in pugno una pistola di colore nero.
GLI SPARI. Successivamente la vittima è riuscita a scappare a bordo della sua autovettura e ha udito distintamente dei colpi d’arma da fuoco al suo indirizzo. Inoltre, il giovane aveva poi notato sul mezzo un foro di entrata, dovuto sicuramente ad un proiettile, nel portellone posteriore più o meno all’altezza della targa.
I FORI SUL MEZZO. Nei successivi controlli, i militari hanno constatato che il mezzo riportava effettivamenti dei fori, verosimilmente riconducibili a colpi di arma da fuoco nella parte posteriore - precisamente sulla parte sinistra del portellone all’altezza della targa - e un foro di entrata anche nel pannello del sedile posteriore lato sinistro. Il proiettile, dopo aver oltrepassato la carrozzeria, aveva traforato il sedile posteriore e aveva urtato sul supporto della cintura di sicurezza lato passeggero, prima di interrompere la propria corsa tra le gambe del 31enne, e in particolare tra i pedali del freno e dell’acceleratore, luogo dove i militari avevano rinvenuto conficcata un’ogiva deformata calibro 9.
LE IMMAGINI. La conferma dell’accaduto era avvenuta grazie alla visione delle immagini delle telecamere situate in prossimità del ristorante che avevano ripreso il battibecco tra i 5 giovani. Dalla visione i Carabinieri, sono riusciti a riconoscere sia la vittima che tutti gli aggressori. Inoltre, diversi testimoni ascoltati dai militari hanno confermato l’accaduto e l’auto, una Mercedes di colore nero, usata per compiere l’aggressione è risultata di proprietà di Nargiso.
LA TENTATA FUGA. Nel pomeriggio di ieri Vocale, forse prevedendo un possibile arresto a suo carico, è partito a bordo di un bus di linea diretto in Germania, ma i Carabinieri di Bressanone lo hanno intercettato al confine evitando l’espatrio. Sono in corso ulteriori indagini per chiarire il reale movente della lite e della successiva aggressione.

di Redazione 


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