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I CONTROLLI. Il bilancio dell’attività finora svolta è di due verbali amministrativi per l’importo complessivo di 10.000 euro e 2 denunce per invasione di suolo pubblico, oltre al sequestro amministrativo della merce illecitamente posta in vendita (frutta e ortaggi, meloni, angurie, uva pesche, peperoni e zucchine) per circa 14,5 quintali in totale.
IL MERCATO ILLECITO. "L’attività di repressione del fenomeno – evidenziano dalla Polizia locale - va, tuttavia, accompagnata dal senso di responsabilità dei consumatori che devono acquisire consapevolezza del fatto che, acquistando presso rivenditori non a norma, alimentano un mercato illecito, a danno di quanti esercitano il commercio regolarmente e secondo le norme. Oltre ad acquistare prodotti potenzialmente non sicuri dal punti di vista alimentare".
Foggia, lotta all'abusivismo commerciale: multe per 10 mila euro e due denunce
La Polizia locale: "Non comprate da venditori non a norma"
Diecimila euro di multa, due denunce e sequestri. Sono l’effetto dei controlli compiuti nella mattinata di oggi, 7 settembre, dalla Polizia Locale di Foggia, con il supporto della Polizia di stato e della Guardia di Finanza, per il contrasto dell’abusivismo commerciale su area pubblica, con particolare riferimento alla vendita illecita di prodotti ortofrutticoli.
I CONTROLLI. Il bilancio dell’attività finora svolta è di due verbali amministrativi per l’importo complessivo di 10.000 euro e 2 denunce per invasione di suolo pubblico, oltre al sequestro amministrativo della merce illecitamente posta in vendita (frutta e ortaggi, meloni, angurie, uva pesche, peperoni e zucchine) per circa 14,5 quintali in totale.
IL MERCATO ILLECITO. "L’attività di repressione del fenomeno – evidenziano dalla Polizia locale - va, tuttavia, accompagnata dal senso di responsabilità dei consumatori che devono acquisire consapevolezza del fatto che, acquistando presso rivenditori non a norma, alimentano un mercato illecito, a danno di quanti esercitano il commercio regolarmente e secondo le norme. Oltre ad acquistare prodotti potenzialmente non sicuri dal punti di vista alimentare".
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di Redazione
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