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Mafia, Rosy Bindi torna a Foggia: "L'evoluzione non è tranquillizzante"

"Dopo la nostra prima missione c'è stata una evoluzione non tranquillizzante ed è stata necessaria una nuova nostra presenza per un approfondimento, perché quanto avevamo intravisto nella prima missione ha avuto uno sviluppo non positivo, al di là della vigilanza delle forze di polizia e della magistratura". È il commento di Rosy Bindi, presidente della Commissione Parlamentare antimafia, a Foggia per un aggiornamento sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali.

IL RICORDO DI FUMARULO. "Siamo qui - ha aggiunto - anche dopo le vicende del Gran Ghetto e vogliamo dedicare questa missione a Stefano Fumarulo, un nostro collaboratore, che ci ha lasciato tragicamente la vigilia di Pasqua. Anche qui dobbiamo sottolineare un aspetto che, purtroppo, non è tipico solo della Capitanata. Le mafie hanno potuto insediarsi e crescere perché c'è stata per troppo tempo una sottovalutazione da parte di tutti. Si fa ancora fatica ad ammettere che questa è una terra in cui le mafie hanno avuto la possibilità di crescere e svilupparsi".

I COLLOQUI. La Commissione sta ascoltando il prefetto di Foggia, Maria Tirone, e i vertici delle forze di polizia. Nel primo pomeriggio ascolterà il capo della Dia di Bari e il prefetto di Barletta, Andria e Trani.

di Redazione 


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