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Manfredonia: scheletro ritrovato ad Amendola. Si tratta di Salvemini?

La certezza potrà venire solo dall'esame del DNA

Manca ancora il crisma della scienza, ma per gli inquirenti non dovrebbero esserci dubbi: i resti umani ritrovati questo pomeriggio in località “Amendola” potrebbero essere quelli di Cosimo Salvemini, il 21enne scomparso a luglio di quest’anno, a Manfredonia. Sul posto – nel territorio sipontino, a ridosso della provinciale 89 – una vera e propria task force: dagli agenti della squadra mobile di Foggia ai colleghi del commissariato di Manfredonia, dai militari del reparto operativo di Foggia al procuratore capo Vincenzo Russo, che nel corso di questi mesi hanno seguito a vario titolo il caso, avvicendandosi nelle indagini.
IL RITROVAMENTO. Una scoperta che non è stata certo frutto del caso, ma di indagini serrate che gli inquirenti stavano portando avanti da mesi; indagini che proprio negli ultimi giorni sembravano aver imboccato la giusta direzione. Impegnati nelle operazioni di recupero dei resti - sotterrati ad una profondità di circa due metri, in una strada rurale che attraversa perpendicolarmente la statale garganica, all’altezza dell’aeroporto militare di Amendola – i vigili del fuoco, giunti con numerosi uomini e mezzi. Per avere la certezza che si tratti effettivamente del cadavere del cameriere manfredoniano sarà necessario effettuare esami scientifici come quello del dna e l’esame autoptico. Intanto, la madre del ragazzo è stata informata del ritrovamento dello scheletro, al cui polso gli inquirenti hanno trovato un braccialetto apparentemente simile a quello indossato dal ventunenne al momento della sua scomparsa. Per quanto al momento si sia ancora nel campo delle ipotesi, lo stesso procuratore della Repubblica di Foggia si è detto “quasi certo” che si tratti del ragazzo manfredoniano e non esclude la possibilità che vi sia un filo conduttore tra la scomparsa di Salvemini, il duplice omicidio avvenuto lo scorso 5 giungo a Siponto (vittime i pregiudicati per droga Antonio Balsamo, di 31 anni, e Francesco Saverio Castriotta, di 32) e il recente omicidio di Matteo Di Bari, compiuto a Manfredonia il 6 novembre scorso.

di Redazione 


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