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Mara De Mutiis, nove brani per andare felicemente "Out of Tempo"

Il nuovo album da leader della cantante jazz

“Compiuti quarant’anni ho deciso di regalarmi un’incisione discografica e ho chiesto ai miei amici, compositori e musicisti splendidi, di non regalarmi fiori ma di regalarmi una loro composizione”. Nelle parole di Mara De Mutiis, intervistata nella redazione di Foggia Città Aperta, tutta la soddisfazione per un lavoro discografico autografo, fresco di uscita con un’etichetta storica del panorama jazzistico, Caligola Records, e ormai in fase di lancio. Dopo la presentazione ufficiale del 9 febbraio nello spazio live della Ubik, infatti, l’artista sarà di scena al Teatro U. Giordano, sabato 16 febbraio, in occasione dell'apertura del Festival dei Monti Dauni 2019, con la prima esecuzione assoluta dei brani.

OUT OF TEMPO: IL DISCO. È “Out of Tempo”, un album di nove tracce che raccoglie alcuni tra i migliori musicisti del panorama pugliese e oltre, chiamati ad arrangiare una tessitura sonora in grado di esaltare la voce della cantante foggiana, figlia d’arte e giunta, con questo lavoro, al suo secondo disco da leader, a distanza di alcuni anni da “The Man I Love”, registrato a New York e d’impianto più classico (pubblicato, a suo tempo, con Dodicilune). In questo nuovo lavoro, infatti, Mara De Mutiis si discosta volutamente dagli standard jazz che hanno rappresentato da sempre il suo approdo naturale, misurandosi con composizioni completamente inedite, mettendo di proprio pugno le parole in otto tracce su nove e spaziando tra ballad, tango e corsi e ricorsi di taglio più spiccatamente be-bop, in cui la voce e i fiati si inseguono tra loro, esaltandosi a vicenda.

L’AMORE E ODIO PER LA SUA TERRA. Un disco nel quale viene fuori anche la personalità artistica della cantante, colta in un momento importante della sua vita e della sua carriera, come testimonia “l’odi et amo” dichiarato nei confronti della propria terra, così ben espresso nel brano “My Land”, uno dei più belli. “Questo è un territorio particolare, difficile, dove sembra tutto essere quasi impossibile – ha spiegato Mara De Mutiis in merito – anche se poi, in realtà, non è così, e basta affacciarsi verso gli splendidi panorami del Gargano, scrutare i nostri cieli stellati e ti rendi conto di trovarti in un territorio splendido… Questo contrasto però è anche una metafora della vita: la vita non è semplice da nessuna parte, dunque perché abbandonarlo questo territorio? Cerchiamo di lavorare qui”.

I MUSICISTI COINVOLTI. Nove brani, dunque, nove frammenti di vita, nove pezzi di tempo che raccontano Mara, dell’amore per la sua Terra, l’amore per i figli, il dolore per la perdita, l’amore per la musica… Tra i musicisti che ne fanno parte, un ruolo importante lo ricopre Bruno Tommaso – “Il Maestro”, come sottolinea la cantante – figura fondamentale nella vita dell’artista foggiana, professionalmente e soprattutto umanamente. Il lavoro, inoltre, è arricchito dalla presenza di importanti musicisti legati al territorio di Capitanata, ma noti in tutta Italia nei vari contesti jazz: Marco Contardi, Felice Lionetti, Michele Carrabba, Antonio Tosques, Gianni Iorio e diversi altri, senza dimenticare l’ensemble Alkemia Quartet, protagonista in due tracce dell’album.

di Alessandro Galano


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