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Dalla politica alla scrittura, le due anime di Mariateresa Di Lascia

L’eroina radicale al centro dell’incontro di giovedì 26 maggio

A pochi giorni dalla scomparsa del leader storico del Partito Radicale Marco Pannella, arriva anche la celebrazione, a distanza di oltre dieci anni, di una delle menti più importanti prodotte dalla Terra di Capitanata e prestate alla politica e, anche, alla letteratura. Mariateresa Di Lascia, attivista radicale, deputata parlamentare e scrittrice, nata a Rocchetta Sant’Antonio, è al centro del libro dell’autrice Antonella Soldo, dal titolo “Un vuoto dove passa ogni cosa” (edizioni dell’asino).

L’EVENTO. Giovedì 26 maggio, ore 18.30, all’Auditorium Santa Chiara di Foggia, la curatrice del volume – originaria anche lei di Rocchetta – che raccoglie interventi, articoli, lettere e racconti di Mariateresa Di Lascia, con aggiunte firmate da Goffredo Fofi, Sergio D’Elia, Adriano Sofri e Marco Pannella, presenta il suo lavoro all’interno della rassegna #Foggiadialoga – Il piacere di capire, organizzata dalla Fondazione Apulia Felix, Fondazione Banca del Monte, dalla libreria Ubik e, per l’occasione, in collaborazione con l’Associazione Radicale Mariateresa Di Lascia. Prende parte all’incontro, oltre all’autrice del volume, il segretario di Nessuno Tocchi Caino, Sergio D’Elia, cofondatore insieme con la Di Lascia dell’associazione che tanti da anni si batte contro la pena di morte nel mondo. Modera, il giornalista Antonio Blasotta. Previsti i saluti del presidente di Apulia Felix, Giuliano Volpe.

IL LIBRO. “Questo vuol dire ‘essere centrati in se stessi’, godere dell’universo, essere un vuoto dove passa ogni cosa, dove non c’è paura”. Un testo che prende il proprio titolo da una lettera-confessione per la prima volta svelata al pubblico e inviata ad Adriano Sofri nel 1994 dalla Di Lascia, in quei giorni impegnata a riflettere in merito all’incontro avuto con il Dalai Lama, al centro della questione tibetana di quegli anni. “La politica, così come la facciamo noi, è anche il nostro vivere”. Di ciò Mariateresa Di Lascia era convinta. Ogni riga di questa raccolta è attraversata da qualcosa che va ben oltre un pensiero militante, qualcosa che appartiene piuttosto all’etica e alle inquietudini profonde della nostra esistenza. Tornare su questi testi, a oltre vent’anni dalla scomparsa dell’autrice, non è un nostalgico tributo, ma rappresenta, invece, l’occasione di ragionare su contraddizioni e possibilità ancora aperte, nell’agire politico come nelle scelte quotidiane. Sotto il segno di un radicalismo esigente e tuttavia libero dalle costrizioni di un ideale che non sappia farsi carne e azione, cambiamento intimo del singolo e trasformazione collettiva.

LA DI LASCIA E L’AUTRICE DEL LIBRO. Mariateresa Di Lascia (Rocchetta Sant’Antonio 1954 - Roma 1994) è stata dirigente del Partito radicale e deputata nella IX Legislatura. Ha fondato l’associazione Nessuno tocchi Caino, per l’abolizione della pena di morte nel mondo. Nel 1995 il suo romanzo Passaggio in ombra ha vinto, postumo, il Premio Strega. Antonella Soldo invece è laureata in filosofia, originaria di Rocchetta Sant’Antonio, è membro della direzione nazionale di Radicali italiani e del consiglio generale dell'associazione Luca Coscioni. Attualmente lavora come collaboratrice parlamentare presso la Commissione per la tutela dei diritti umani del Senato. Giornalista, è alla sua prima pubblicazione editoriale.

di Redazione 


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