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Maxi operazione antidroga tra il Gargano e San Severo: dalle piantagioni di marjuana al fortino della cocaina

Arrestate 20 persone con il blitz all'alba dei carabinieri: "New Green Generation", centrale il ruolo della Procura della Repubblica di Foggia

I carabinieri del Comando provinciale di Foggia, all’alba, hanno dato esecuzione a venti ordinanze di custodia cautelare, emesse dal Gip del Tribunale di Foggia su richiesta della Procura della Repubblica. I soggetti destinatari dei provvedimenti restrittivi sono originari di San Nicandro Garganico, San Marco in Lamis, San Giovanni Rotondo e San Severo, e, a vario titolo, gravemente indiziati dei reati di produzione, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di armi e furto di autovetture in concorso. Ulteriori quattro indagati sono allo stato ancora da catturare.

IL FIORENTE GIRO DI MARIJUANA SUL GARGANO. Grazie alla complessa attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica di Foggia (centrale il suo ruolo nell'operazione) e condotta dalla Stazione dei carabinieri di San Nicandro Garganico, si sono sviluppati dall’ottobre 2013 al febbraio 2014 una attività tecnica e numerosi servizi di osservazione, controllo e pedinamento sul territorio: il tutto denominato "New Green Generation". Nel corso delle indagini sono stati raccolti numerosi e gravi indizi di colpevolezza riferiti alla produzione ed al traffico di marijuana. In particolare la sostanza stupefacente veniva prodotta dal pregiudicato 60enne Pietro Folla di San Nicandro Garganico (per lui si sono riaperte le porte del carcere), che proprio tra San Nicandro e Chieuti possiede alcuni terreni dove coltivava piantagioni di marijuana. Era lo stesso Folla che curava la coltura illecita che poi veniva smerciata all’ingrosso soprattutto da Antonio Altieri (29enne di San Marco in Lamis, detto "Palazzina", anche lui ora è dietro le sbarre) e da un altro indagato ancora da catturare. Il volume d’affari degli indagati permetteva di cedere quantitativi pari a 1 chilo e mezzo di droga alla settimana per un valore pari a circa 2mila euro. Lo stesso Altieri gestiva poi in prima persona un gruppo di giovani pusher alle sue dipendenze che si occupavano di vendere la droga al dettaglio soprattutto nel territorio del comune di San Nicandro Garganico.
Nel quadro dell’operazione di esecuzione delle misure cautelari, così, a seguito di perquisizione domiciliare, sono stati rinvenuti nella disponibilità dell'indagato 20enne Angelo Di Pardo (originario di Termoli ma residente a San Nicandro Garganico, ora ai domiciliari) grazie all’ausilio di unità cinofila dell’Arma, circa 100 grammi di marijuana, occultati in varie stanze della sua abitazione.

I FURTI D'AUTO. Sono stati inoltre accertati un furto e tre tentati furti di autovetture attribuiti sempre ad Antonio Altieri, insieme a Marco Canova e a Gianpaolo Di Lella (questi ultimi due, 33enne e 22enne, anche loro di San Marco in Lamis, il primo sottoposto a obbligo di dimora, il secondo agli arresti domiciliari) finalizzati a compiere rapine, di cui una in particolare progettata a danno di un negozio di tabacchi, però mai portate a compimento. L’unico furto compiuto di autovettura è avvenuto a Termoli nel febbraio 2014, ma i carabinieri sono riusciti già il giorno dopo a rinvenire la macchina, nel frattempo portata a San Nicandro Garganico dai ladri, e restituirla al proprietario.

IL FORTINO DELLA COCAINA A SAN SEVERO. Le investigazioni hanno inoltre permesso di svelare una fiorente attività di spaccio di cocaina che avveniva nel quartiere San Berardino di San Severo, i cui autori sono stati identificati negli indagati Angelo Marinelli (alias "Angelin"), Luciano Marinelli, Ruggero Bergantino (rispettivamente classe '79, '63, '77, tutti originari del luogo, arrestati e condotti in carcere) ed un quarto soggetto ancora in libertà. Gli stessi gestivano lo spaccio dalla propria abitazione effettuando le cessioni ad una rete di fidati acquirenti, avvalendosi di telecamere e vere e proprie vedette a tutela di tale commercio illecito.

UN ARRESTO PER DETENZIONE E PORTO ABUSIVO DI ARMI. Ad un indagato, Nazario Antonio Ciavarrella (29enne di San Marco in Lamis, detto "Capacchione", per lui sono scattati i domiciliari), è stato contestato anche il reato di detenzione e porto abusivo di armi.

di Redazione 


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