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Minaccia e pretende soldi per le pratiche di risarcimento di incidenti stradali non suoi: arrestato

I Carabinieri di Manfredonia hanno tratto in arresto il 62enne Armando La Scala, dando così esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare domiciliare per tentata estorsione continuata, emessa nei suoi confronti dal Tribunale di Foggia. In particolare, voleva ottenere la liquidazione di svariate pratiche di risarcimento di sinistri stradali riguardanti altre persone.

LE PRATICHE. Nel mese di marzo 2016, in particolare, aveva minacciato un’addetta allo sportello di un’agenzia assicurativa avvisandola che se non avesse soddisfatto la sua richiesta di fornirgli informazioni relative a una pratica di risarcimento - di cui ovviamente non aveva alcuna titolarità a chiedere -, avrebbe incendiato i locali dell’agenzia. Aveva poi aggiunto che se fosse stato liquidato a lui il sinistro, avrebbe regalato loro 45mila euro.

LE MINACCE. Lo stesso mese, poi, aveva insistito con la stessa richiesta, millantando conoscenze sia nella Polizia di Stato che nella malavita garganica, e che grazie a queste non avrebbe avuto difficoltà a creare problemi all'agenzia o, addirittura, a commissionare l’omicidio di uno dei soci dell’agenzia medesima. Nei mesi di marzo e aprile 2016, in più occasioni, alla guida della propria autovettura, aveva anche accennato l’investimento del titolare dell’agenzia, ormai preso di mira, e delle figlie, anche davanti all’uscita della scuola delle stesse, dicendo chiaramente loro che “le avrebbe travolte e tolte di mezzo”.

AI DOMICILIARI. Nel dicembre 2016 aveva minacciato di sporgere denuncia nei loro confronti, “tanto per creare fastidi” e che, se le pratiche di risarcimento avessero avuto ancora esito negativo, avrebbe incendiato l’agenzia o comunque commissionato qualcuno per farlo. Le minacce e le violenze sono proseguite sino al gennaio scorso, quando i Carabinieri di Manfredonia hanno raccolto tutti gli elementi per avanzare una richiesta di misura cautelare nei suoi confronti alla Procura della Repubblica di Foggia. Richiesta che è stata condivisa dalla Procura e dal Tribunale, che ne ha disposto la sottoposizione agli arresti domiciliari.

di Redazione 


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