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NoEnergas, dopo la protesta ambientalista, in corso il tavolo di confronto con Riccardi

Collettivo InApnea: "L'amministrazione intraprenda azioni concrete contro l'arrivo dell''ecomostro'"

Dopo il sit-in di sensibilizzazione e protesta allestito martedì 25 agosto davanti al Comune di Manfredonia dal collettivo InApnea, il sindaco della città sipontina, Angelo Riccardi, ha convocato, per oggi pomeriggio, alle 18, un tavolo di confronto con il “Coordinamento cittadino tutela e sviluppo del territorio” per affrontare la questione inerente al “deposito di stoccaggio GPL”, commissionato dall’azienda campana Energas, che sorgerà in territorio manfredoniano e il cui inizio-cantiere è previsto per ottobre prossimo.

IL GASDOTTO. Si tratta di un deposito costiero di GPL costituito da 12 serbatoi di capacità complessiva di 60mila metri cubi e delle opere funzionalmente connesse: gasdotto di 10 chilometri di collegamento tra il deposito ed il pontile di attracco delle navi gasiere, con un raccordo ferroviario di 1800 metri di collegamento del deposito alla stazione di Frattarolo ed opere di adeguamento al pontile di attracco delle navi.
La VIA al progetto da parte del Ministero dell’Ambiente c’è, è arrivata nel 2013, ma il Collettivo non si scoraggia e chiede all’amministrazione locale di alzare la voce.

SIT-IN E DOSSIER DEL COLLETTIVO "INAPNEA". Durante la manifestazione di martedì scorso, tra dibattiti, gazebo di raccolta firme e performance artistiche contro l’installazione del gasdotto, il collettivo ha “urlato” all’amministrazione, durante il suo insediamento ufficiale, di prendere una posizione netta sulla questione, calendarizzando il punto all’ordine del giorno nel prossimo consiglio comunale e deliberando, quindi, la variazione d’uso (da industriale ad agricolo) del terreno su cui sorgerà il progetto dell’Energas (e cioè in località Spiriticchio, protetta, in termini ambientali, dall’Unione Europea, in quanto Sito di Interesse Comunitario).
Una manifestazione in cui i rappresentanti del collettivo InApnea hanno presentato il proprio dossier, illustrando “la pericolosità, in termini ambientali e turistici, che l’impianto (per metà sottomarino) potrebbe procurare al territorio di Manfredonia, senza, per di più, sviluppare un’occupazione lavorativa degna di nota per i manfredoniani”.

"UNA STORIA AMBIGUA". Durante il dibattito, il Collettivo InApnea ha inoltre ricostruito la storia istituzionale e burocratica del progetto Energas (GUARDA IL VIDEO), risalente addirittura al 1999: “una storia fatta di ambiguità”, a detta dei manifestanti, in cui, per favorire il progetto della società campana, vengono addirittura ridefiniti dalle passate amministrazioni locali i confini del Parco Nazionale del Gargano, cancellando in un sol colpo dalle aree protette i terreni su cui sarebbe dovuto sorgere il gasdotto.
Una storia in cui si è registrata anche la procedura di infrazione avviata dall’Europa e finita con una condanna, nel 2007, nei confronti dell’Italia, ma poi risoltasi, sempre secondo gli attivisti di InApnea, con una “procedura di mitigazione schizofrenica” effettuata di concerto tra Comune di Manfredonia e Regione Puglia, e che, in tutti i modi, ha continuato a favorire il progetto Energas.
InApnea denuncia anche il “silenzio colpevole” che ha caratterizzato “l’agire” del primo mandato di Riccardi e della presidenza Pecorella del Parco Nazionale del Gargano in merito alla questione.

LA RICHIESTA DI AZIONI CONCRETE. E mentre ora, a differenza di qualche mese fa, l’amministrazione Riccardi-bis, stando alle ultime dichiarazioni ufficiali a mezzo stampa, sembra sia orientata al parere negativo sull’installazione del gasdotto, il collettivo InApnea e parte della cittadinanza manfredoniana attendono ancora atti concreti (come, per esempio, la firma del primo cittadino sulla petizione NoEnergas) per tentare di scongiurare, concretamente, l’imminente arrivo dell’“ecomostro”.

di Fabrizio Sereno


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