Cinque gli arresti dei carabinieri, tra loro due diciottenni e un minorenne tutti incensurati
Continuano nel capoluogo dauno i servizi dei carabinieri nel contrasto al fenomeno dei furti d’auto e all'interno di proprietà private.
TUTTI INCENSURATI. E' così che sono stati arrestati, in piena notte, tre giovani, tutti incensurati: i diciottenni Vincenzo Cupo e Antonio Bernardo e un minorenne di 16 anni. I tre sono stati bloccati a seguito di segnalazione pervenuta al 112: due pattuglie dei carabinieri immediatamente giunte nei pressi di piazza Turati li hanno colti quasi sul fatto.
Avevano danneggiato pochi secondi prima il deflettore di una Citroen C3 parcheggiata tentando di asportarlo. Sottoposti a perquisizione personale in loro possesso sono stati rinvenuti guanti, cacciaviti e chiavi, successivamente sequestrati dai militari. Per i tre ragazzi sono scattati gli arresti domiciliari.
TOPI DEL GARAGE. Arrestati, sempre a Foggia, anche due fratelli rispettivamente di 45 e 38 anni, Lorenzo e Fabio Valente, per aver tentato di far razzia, anche loro nel cuore della notte, degli oggetti stipati nei box di vico Saraceni, penetrando all'interno degli ambienti mediante effrazione della porta di ferro all’ingresso. I rumori prodotti dai due topi dei garage hanno svegliato così i residenti della zona: sono dunque state allertate le pattuglie dei carabinieri, che, giunte sul posto, hanno arrestato i Valente mentre tentavano di fuggire tra le intercapedini dei muri. Il sopralluogo dei carabinieri ha permesso inoltre di rinvenire gli attrezzi di scasso utilizzati, piede di porco e pinze. I due fratelli, già noti alle forze dell’ordine, sono stati tradotti presso il carcere di Foggia e dovranno rispondere di tentato furto pluriaggravato in concorso.
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.