Scoperto un casolare con 187 piante di marijuana: due arresti
Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Foggia hanno tratto in arresto un uomo di 23 anni e una donna di 36 trovati in possesso di 22 Kg di marijuana. In particolare, una pattuglia di “Baschi verdi” del Gruppo della Guardia di Finanza di Foggia, durante l’esecuzione di attività di controllo economico del territorio, ha fermato, nei pressi di Orta Nova, un’autovettura il cui conducente denotava un atteggiamento sospetto. La conseguente attività di ispezione del veicolo, eseguita con l’ausilio di unità cinofila della Compagnia della Guardia di Finanza di Manfredonia, ha consentito di rinvenire, abilmente occultata all’interno dei sedili 87 grammi di marijuana e un bilancino, poi sottoposti a sequestro.
LE IMMAGINI. Grazie ad alcune immagini acquisite dallo smartphone del fermato, i militari sono riusciti a individuare un casolare, in agro di Cerignola, ove lo stesso si era rifornito della sostanza stupefacente. La peFermato rquisizione del locale ha permesso di accertare la presenza di un vero e proprio opificio – nella disponibilità di una trentaseienne che dimorava in un locale attiguo, munito di impianto di videosorveglianza – per l’essicazione e il confezionamento della marijuana. Nel dettaglio, sono state rinvenute e sottoposte a sequestro 187 piante e varie infiorescenze di cannabis – dalle quali sarebbero stati ricavati circa 22 Kg di marijuana –, un forno e vari ventilatori per velocizzare l’essicazione del prodotto da spacciare nelle piazze di Cerignola e Orta Nova. I due sono stati tratti in arresto per i reati di detenzione di sostanza stupefacente per fini di spaccio e posti a disposizione dell’A.G. che ha disposto la custodia cautelare in carcere per la donna e i domiciliari per il ventitreenne.
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.