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Ossigeno per l’informazione, anche Gianni Lannes tra i giornalisti minacciati

Un biglietto gli intima di non occuparsi di ecomafie

Sono 301 i giornalisti italiani coinvolti dall’inizio dell’anno in episodi di minacce collegate a motivi professionali. 1200 negli ultimi sei anni. E tra questi, anche il cronista Gianni Lannes, residente ad Orta Nova, vittima negli anni passati di almeno tre attentati in seguito ad alcune sue inchieste giornalistiche. Un biglietto anonimo recapitatogli lo scorso 26 gennaio, infatti, gli intima di” smettere di occuparsi di ecomafie”. Questi alcuni dei dati presentati dall’osservatorio ‘Ossigeno per l’informazione’ diretto da Alberto Spampinato durante il convegno: ‘Mafia ed Informazione: i giornalisti minacciati e le notizie oscurate’. Nel 2012 Ossigeno ha registrato in Puglia 5 casi di intimidazioni con 7 giornalisti coinvolti. Nel 2011 erano stati registrati 4 casi con 6 coinvolti.

 

HO CHIUSO CON IL GIORNALISMO IN ITALIA - Tra i giornalisti pugliesi sotto minaccia, dunque, anche Gianni Lannes, reporter che ha collaborato con la RAI e con La7 e che lavorato per vari quotidiani e settimanali come L’Espresso, Panorama, La Repubblica, Avvenimenti, Famiglia Cristiana, Il Giornale, Il Manifesto, La Stampa, l’Unità, Il Corriere della Sera ed altri ancora, oltre ad essere autore di diversi libri di inchieste. E proprio un mese fa, dalle pagine del suo blog sulatestagiannilannes.blogspot.it, al termine della sua ultima inchiesta e dopo la revoca della scorta che lo proteggeva, ha scritto: “Con il giornalismo in Italia ho chiuso per mia scelta! Grazie per le parole di incoraggiamento ma le pacche sulle spalle non costano nulla e non risolvono i problemi, magari alleviano i sensi di colpa.  La democrazia, attualmente è sconfitta nel Belpaese. Se non metteremo in campo una reazione seria - dura e cruda - a questa dittatura sarà davvero la fine. Non c'è più tempo da perdere. Bisogna organizzare ed attuare una ribellione. Io non sono in vendita come tanti altri pennivendoli ammantati di tricolore! Non ho smarrito la mia dignità. Sapete quante volte hanno tentato di comprarmi con tanto denaro? Quelli che ci hanno provato sono andati a finire sotto processo.  Sono stufo di regalare perle ai porci. Dalle mie parti si dice che quando un asino non vuole abbeverarsi e meglio lasciarlo stare per sempre. E' vero anche, come cantava De André che dal letame nascono i fiori. Sono un uomo libero che lotta a testa alta!”.

di Redazione 


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