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Campi Diomedei, Movimento 5 Stelle all'attacco: “Modificare progetto per scongiurare nuova cattedrale nel deserto”

“Sui lavori che proseguono al parco Campi Diomedei vogliamo vederci chiaro perché riteniamo ci sia il rischio di creare una ulteriore cattedrale del deserto”. Lo dichiara la consigliera del Movimento 5 Stelle, Rosa Barone che insieme alla collega Antonella Laricchia ha depositato una richiesta di audizione in IV Commissione del Presidente Emiliano, degli assessori all’agricoltura Di Gioia e al Bilancio Piemontese e del sindaco di Foggia, Franco Landella. 

LA MANUTENZIONE. “Il M5S fa propria questa battaglia non per favorire la posizione di un comitato o di altri soggetti che hanno preso parte al concorso di idee del 2009 – continua Barone – bensì per contestare un progetto che è stato portato avanti, a nostro avviso, senza che fosse stato analizzato attentamente il futuro di un’area così importante dal punto di vista archeologico per la città di Foggia e senza alcun piano di sostenibilità economica. Ci preoccupa molto la futura manutenzione del parco urbano che, destinato alle cure di un Comune dal bilancio precario come quello di Foggia, rischia di finire un giorno abbandonato all’imperizia e al degrado”. 

IL PATRIMONIO. Barone e Laricchia chiedono di salvaguardare e valorizzare adeguatamente il patrimonio archeologico, culturale e ambientale della città di Foggia. “Ci aspettiamo chiarezza - prosegue Barone - soprattutto da parte del presidente Emiliano che ha appoggiato la nostra richiesta di modifica del progetto, perché lo stesso venga modulato in rapporto alla natura stessa del parco ed alla sua conservazione. È importante che lo stesso sia sostenibile per il bene delle casse comunali, oltre che per il futuro di un bene che dovrà poi tornare alla Regione”. 

"DEQUALIFICA". Il progetto definitivo, secondo Barone e Laricchia, sembra dequalificare l’area dell’ex Galoppatoio, in quanto non prevede spazi adeguati per l’approccio fisico con i cavalli e l’integrazione con le strutture dell'ippodromo non garantendo la possibilità di svolgere in modo adeguato manifestazioni equestri utili alla promozione dell’ippica a causa della destinazione di soli 3,80 ettari a tale scopo, con una forma peraltro poco idonea al movimento. “I lavori in corso di esecuzione - incalza Barone - rischiano di compromettere definitivamente la funzione originaria della struttura oltre che la sua destinazione a servizio dell’equitazione e dell'I.R.I.I.P. Sarebbe necessario garantire la realizzazione di un’area ampia e idonea per dimensioni allo svolgimento degli eventi ippici in linea con le finalità di rilancio dell’Istituto cui è, tra l’altro, subordinato il comodato gratuito dell’area in favore del Comune. Chiaramente tutto questo sarà oggetto dell’audizione da noi richiesta”.

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di Redazione 


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