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Stavano 'sventrando' il Parco del Gargano: sorpresi a tagliare centinaia di alberi, arrestati

Sono ritenuti responsabili, a vario titolo e in concorso tra di loro, di furto aggravato, ricettazione, danneggiamento aggravato e distruzione di bellezze naturali. E' l'effetto dell'operazione dei Carabinieri della Stazione di San Marco in Lamis, che hanno tratto in arresto Angelo Martino, 49enne, allevatore, già noto alle Forze dell’ordine poiché “colpito” nel 2004 da un ordine di custodia cautelare nell'ambito dell’operazione “Free Valley”, Emanuele Martino, 35enne, allevatore, nipote di Angelo, anch’egli con svariati precedenti di polizia anche specifici, e Matteo Ramunno, 46enne, operaio, segnalato nella Banca Dati delle Forze di polizia. 

L'OPERAZIONE. Nel corso di un servizio coordinato di controllo straordinario del territorio, in località “Difesa” (Zona 2 Parco Nazionale del Gargano) i Carabinieri hanno sorpreso in flagranza di reato i tre mentre caricavano su due carrelli le sezioni di tronco di numerosi alberi, della specie “quercina” tipo “cerro”, che avevano precedentemente tagliato. L'operazione è stata resa possibile grazie ai quotidiani servizi di perlustrazione e osservazione effettuati da personale effettivo allo Squadrone Eliportato Cacciatori Sardegna in aree boschive, dove appare molto difficoltoso operare a causa dei luoghi impervi. 

IL CONTROLLO. E così, i "Cacciatori", proprio da uno di questi punti di osservazione già alle prime luci dell’alba avevano osservato due veicoli agricoli allontanarsi dalla masseria di proprietà della famiglia Martino per dirigersi nella foresta. I militari hanno quindi verificato come i due mezzi, percorrendo una pista forestale, si fossero divisi per procedere al taglio degli alberi in due zone distinte. I Cacciatori, quindi, procedendo a piedi con “andatura tattica” per diversi chilometri, sono così riusciti a raggiungere i tre, sorprendendoli in flagranza e procedendo quindi al loro arresto. Il successivo sopralluogo, effettuato con ausilio di personale delle Stazioni Carabinieri Forestale di San Nicandro Garganico e San Marco in Lamis, ha consentito di appurare, anche con utilizzo di tecnologia GPS, che gli arrestati avevano “aperto” una “pista forestale” per circa 10.000 metri circa, con una larghezza media di 2,5 metri, per complessivi 2500 metri quadrati di superficie, e che avevano tagliato ben 400 alberi, asportando un totale stimato di 2800 quintali di legna pregiata, deturpando una delle aree più belle del nostro Paese, quale si può considerare il Parco Nazionale del Gargano. 

IL SEQUESTRO. Il prosieguo dell'attività ha, infine, portato al sequestro, oltre che di 40 quintali di legna già tagliata e sezionata, di altro materiale di illecita provenienza, quale una motosega priva di matricola e altre attrezzature utilizzate per lo scempio, quali i due trattori e i relativi carrelli. I tre sono ora agli arresti domiciliari. 
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di Redazione 


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