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Piano finanziario Amiu: il gruppo CapitAmata si smarca e non vota, Mainiero e Sciagura all'attacco

Approvate le aliquote della IUC ma la maggioranza è risicata

Il piano finanziario dell'Amiu, necessario a quantificare i costi e relative imposte sulla gestione dei rifiuti, passa con l'approvazione di 12 consiglieri contro i 9 dell'opposizione ma lo scarso numero di voti favorevoli riapre nuove e vecchie questioni politiche che la seduta del consiglio comunale fa nascere o riemergere.

MAGGIORANZA STRIMINZITA. Landella è in trasferta a Milano, in occasione della fiera del turismo Bit durante la quale sarà presentata Libando, la sua maggioranza in consiglio rischia di tirargli un brutto scherzo. Alla resa dei conti votano a favore solo in 12: compatta Forza Italia rinforzata da Cataneo, per il resto allineati solo una parte di Ncd e i 'singoli' Ventura e Longo. Tutti gli altri sono assenti o escono al momento del voto. Il dato politico c'è e Giuseppe Mainiero si affretta a evidenziarlo: “fossero stati presenti gli altri quattro esponenti della minoranza, saremmo riusciti a respingere l'accapo", così come aveva anticipato il giorno prima (LEGGI: Mainiero, la maggioranza gioca a nascondino). La stoccata è a Leonardo Iaccarino e Pasquale Russo, presenti a inizio seduta e poi andati via, ma soprattutto a Cassitti e Clemente che con le loro assenze hanno nella sostanza agevolato l'amministrazione Landella.

LA PREGIUDIZIALE. Mainiero, già nel corso della discussione, era stato in prima linea nell'attaccare il piano presentato da Amiu. Insieme all'altro consigliere Marcello Sciagura aveva presentato una pregiudiziale, poi respinta, nella quale eccepiva il mancato riconoscimento da parte dell'azienda di gestione dell'igiene urbana di introiti di circa 10 milioni di euro netti in due anni derivanti dall'utilizzo del biostabilizzatore, di proprietà del Comune di Foggia. Carte trasmesse, e non è la prima volta, alla Corte dei Conti. A proposito del biostabilizzatore, Sciagura ha puntato il dito, invece, su un presunto grave errore presente nell'atto notarile di acquisizione delle quote di Amiu che potrebbe rischiare di creare grossi grattacapi all'amministrazione. Secondo l'esponente del gruppo Misto sul rogito è riportata un'ulteriore sottoparticella catastale che si riferisce all'impianto di biostabilizzazione con la conseguenza che lo stesso potrebbe considerarsi ceduto in maniera improvvida ad Amiu. Solo un errore formale - assicurano dai banchi della maggioranza - che sarà presto sanato.

LAMBRESA E BORGESE SOTTOACCUSA. La votazione finale conferma però una maggioranza sfilacciata. Al momento della chiamata, escono dall'aula i consiglieri di CapitAmata, Salvatore de Martino, Alfonso Fiore e Antonio Vigiano non prima che quest'ultimo, in dichiarazione di voto, abbia puntato il dito contro i due consiglieri di amministrazione dell'Amiu nominati dal Comune di Foggia: Lucia Lambresa e Francesco Borgese. Secondo quanto riportato, nel suo intervento in aula, dall'ingegnere Antonio di Biase, dirigente dell'azienda di igiene urbana, i due consiglieri, lo scorso 11 marzo, avrebbero espresso voto contrario al bilancio di previsione 2017 dell'Amiu. “Un atto incomprensibile su cui va fatta al più presto chiarezza – ha tuonato Vigiano – non è accettabile che, dopo oltre 20 giorni dalla decisione di non approvare il bilancio di previsione 2017, i due consiglieri non abbiano informato il consiglio comunale di un atto così importante”. Un nuovo mal di pancia che rischia di rendere cronica la scarsità di numeri della maggioranza.

di Michele Gramazio


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