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Premio della Pace, Foggia omaggia l’Arcivescovo maronita di Aleppo

Al teatro Giordano, promosso dal Rotary

Verrà consegnato sabato 1 aprile il Premio della Pace, giunto quest’anno al prestigioso traguardo della XX edizione, all’Arcivescovo maronita di Aleppo, Mons. Joseph Tobji, “per l’abnegazione con cui presta la sua opera religiosa, sociale e umanitaria nel massacrato territorio siriano, al servizio dei cristiani perseguitati e delle vittime della guerra”.

LA CERIMONIA. Il Premio sarà consegnato alle 10 al teatro Giordano dal presidente del Rotary Club Foggia “Umberto Giordano”, Antonio Stango, nelle mani dello stesso vescovo. Interverranno il Governatore del Distretto 2120 Puglia e Basilicata, Luca Gallo, parlamentari nazionali e consiglieri regionali, le autorità regionali, provinciali e cittadine nonché numerosi rotariani provenienti anche da altre Province del Distretto.

LA CONSEGNA. Al Vescovo Tobji sarà anche affidato un contributo economico, frutto di una generosa raccolta fra soci rotariani, enti e associazioni locali e semplici cittadini, destinato alla comunità di Aleppo e, soprattutto, ai numerosi bambini che stanno vivendo sofferenze davvero indicibili. Al Mons Joseph Tobji, il presidente Stango consegnerà infine l’attestato di ammissione fra i soci onorari del Rotary club Foggia “U. Giordano”.

I PRECEDENTI. Il Premio della Pace, istituito dal Club nel 1997, è stato conferito negli anni scorsi a Padre Odorico Tempesta e Antonio Guerrieri, ad Amnesty International, all’Unicef, alla Caritas Italiana, all’Associazione Mato Grosso, a Rai med per i paesi del Mediterraneo, all’Arma dei Carabinieri per Nassirya, alla Croce rossa Italiana, a Barbara Contini-Onu per il Sudan, al Coni e C.I.P. per le Olimpiadi di Torino 2006, al Centro protesi Inail Budrio e al XI Reggimento Guastatori di Foggia, alla Comunità Buddista-Istituto Lama Tzong Khapa, ad Antonio Scopelliti, alla Marina Militare-Corpo Capitaneria di Porto, al Corpo Militare A.C.I.S.M.O.M., ai Fratelli della Stazione di Foggia, all’associazione “Libera”, all’associazione Medici con l’Africa-Cuamm, alla Comunità Emmaus.

di Redazione 


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