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In piazza per Ahed Tamimi, la palestinese ribelle che ha preso a schiaffi i soldati israeliani

La 16enne è stata arrestata e rischia dieci anni di carcere. Anche Foggia chiede la sua liberazione

Ha solo sedici anni, ma è già impegnata attivamente insieme alla sua famiglia contro l’occupazione israeliana. Proprio a causa di questo suo impegno politico oggi rischia una condanna a dieci anni di carcere. Per questo, in tanti stanno scendendo in piazza per chiedere la sua liberazione. Perché la colpa di Ahed Tamimi è stata quella di schiaffeggiare e prendere a calci due soldati israeliani che erano entrati nel cortile della sua abitazione, nel villaggio palestinese di Nabi Saleh. Il video che la riprende mentre si oppone con fermezza ai militari, postato dalla madre sui social, non è passato inosservato alle autorità israeliane. Soprattutto non è passata inosservata l’umiliazione subita dai soldati da parte di una ragazza. E adesso sulla sua testa pendono ben 12 capi d’accusa. 

L’INIZIATIVA. «È evidente che non rappresentava una seria minaccia per loro. Aiutaci a far pressione sul primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu per chiedere di annullare questa punizione palesemente sproporzionata». A parlare è la rete di associazioni foggiane che domenica 28 gennaio, a partire dalle ore 10, su Corso Vittorio Emanuele proporrà l’arte sociale come strumento ideale per esprimere solidarietà a favore di Ahed Tamimi. L’associazione culturale Creo, insieme all’Ambasciata di Pace ad Amnesty Foggia, al Foto Cine Club Foggia, al Circolo La Merlettaia e all’associazione Verdi e ambiente e Sinistra Italiana Capitanata metteranno la faccia per la campagna di liberazione della giovane palestinese allestendo un set fotografico. 

LA STORIA. La vicenda ha inizio lo scorso 14 dicembre, quando Mohamed Tamimi, 14 anni, cugino di Ahed, viene colpito alla testa da un proiettile sparato a bruciapelo da un soldato israeliano. La pallottola lo prende al naso e gli rompe la mascella prima di perforare la parte sinistra del cervello. Mohamed è sopravvissuto ma ha perso metà del volto. A poche ore di distanza un gruppo di soldati israeliani entra nella proprietà della famiglia mentre altri provano ad entrare in casa di Ahed. E a questo punto che la ragazza interviene per mandarli via, opponendosi con forza e determinazione dando spintoni, calci e schiaffeggiandone uno. Anche la madre che ha filmato la scena e l’ha postato sui social è stata arrestata. Per qualcuno, Ahed Tamimi è diventata in pochi giorni la “Rosa Parks della Palestina“. Anche da Foggia, dunque, si solleverà la richiesta di liberazione e di affermazione dei diritti dei palestinesi ed in particolare la richiesta di liberare la giovane arrestata lo scorso 19 dicembre. 
e.b.

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 COMMENTI
  • Vin Co

    27/01/2018 ore 15:22:38

    "PALLYWOOD = PALESTINIAN AUTHOTITY HOLLYWOOD Pallywood, un composto aplologico di "Palestinese" e "Hollywood", è un neologismo utilizzato per indicare "la manipolazione dei media, la loro distorsione e la completa truffa da parte dei Palestinesi (...) col fine di vincere la guerra mediatica e della propaganda contro Israele.... Il termine è stato pubblicizzato in parte dal professor Richard Landes della Università di Boston, come risultato in un video documentario online da lui prodotto e chiamato Pallywood: According to Palestinian Sources (traduzione italiana: Pallywood: secondo le fonti palestinesi), sottolineando numerosi episodi di manipolazione. La Ahed Tamimi, è nota per la sua bravura nel recitare. Il suo arresto è avvenuto a seguito della distribuzione di un video dove l’attrice e provocatrice palestinese prima provoca alcuni soldati poi li aggredisce nella speranza di una loro reazione a favore di telecamera, una tecnica ampiamente usata anche in passato da tutta la famiglia Tamini che su Pallywood ha creato una fortuna ed è diventata famosa nel mondo degli odiatori tanto che la stessa Ahed è stata invita a cena dal dittatore turco Erdogan. La notizia in realtà non sarebbe nemmeno così importante da essere pubblicata se non fosse che il video dell’aggressione ai militari israeliani dimostra in maniera inequivocabile qual’è la tecnica usata dai provocatori palestinesi per diffondere menzogne. Prima provocano pesantemente i militari israeliani stando bene attenti che intorno ci siano fotoreporter e cinereporter e quando inevitabilmente i militari reagiscono i fotografi e i cinereporter sono pronti a riprende la scena in modo che poi vengano isolati i singoli fotogrammi per essere diffusi in maniera fraudolenta per denunciare “la violenza dei militari israeliani” quando invece di violenza non ce n’è, anzi, la violenza è di parte palestinese. Il padre della ragazza, Bassem Tamimi, ha diffuso prontamente un post sulla sua pagina Facebook dove dichiara che questa notte l’esercito israeliano è entrato in casa sua per arrestare la figlia, avrebbe malmenato i componenti della famiglia Tamini e gli avrebbe confiscato telefoni e computer in modo da impedire loro di postere i video sul web. Come abbia fatto a pubblicare su facebook rimane quindi un mistero. ISRAELE E' L'UNICA DEMOCRAZIA DEL MEDIO ORIENTE E' un miscuglio di popoli di provenienza, europea, statunitense, nordafricana, di sefarditi di origine mediorientale ed etiope. Aggiungiamoci anche gli ebrei ashkenaziti, gli ebrei dell'europa orientale, cioè cechi, polacchi, russi, ucraini, moldavi e rumeni. Un esempio di accoglienza e di civile connivenza che non credo abbia eguali nel mondo. La popolazione di lingua araba e di religione generalmente musulmana o cristiana, avente cittadinanza israeliana. I cittadini arabi di Israele sono detti arabi israeliani, un termine con il quale gran parte di questi cittadini si riconosce e che solo una minoranza respinge ritenendosi "palestinesi". I cittadini arabi comprendono circa il 20% della popolazione di Israele. Al contrario, gli ebrei sono cacciati dalle terre arabe o vivono in uno stato di assoggettamento detto dimmitudine. NON ESISTE UNO STATO PALESTINESE PERCHE' NON ESISTONO I PALESTINESI Non esiste una lingua palestinese, un cibo palestinese, una archeologia palestinese. Zahir Muhsein fu un leader dell’OLP tra il 1971 ed il 1979. La cosa che rende importante la sua conoscenza è racchiusa in un’intervista che Zahir Muhsein rilasciò al giornale olandese Trouw. Nell’intervista del Marzo 1977 egli affermò: “Il popolo palestinese non esiste. La creazione di uno stato palestinese è solamente un mezzo per continuare la nostra lotta per l’unità araba contro lo Stato d’Israele. In realtà oggi non c’è differenza tra giordani,palestinesi, siriani e libanesi. Oggi parliamo dell’esistenza di un popolo palestinese per ragioni politiche e strategiche poichè gli interessi nazionali arabi richiedono che venga assunta l’esistenza di un distinto “popolo palestinese” da opporre al sionismo. Per ragioni strategiche la Giordania, che è uno stato sovrano con confini ben definiti non può vantare diritti su Haifa e Jaffa mentre io, come palestinese, posso senz’altro vantare diritti su Haifa, Jaffa, Beersheva e Gerusalemme. Comunque nel momento in cui i nostri diritti saranno riconosciuti non attenderemo nemmeno un minuto per unire la Palestina alla Giordania.” UN COMMENTO SULL'ARTICOLO E' sbagliato titolare: "Anche Foggia chiede la sua liberazione" perché al massimo sono solo "alcune organizzazioni della sinistra radicale" che ne chiedono la liberazione E' un errore scrivere l'ariticolo in prima persona con tale partecipazione emotiva e politica da renedrlo di parte così come lo è per il direttore che ne permette la puvìbblicazione con questa impronta giornalistica. GLI ARABI HANNO FATTO GUERRA A ISRAELE FIN DALLA SUA NASCITA... Ma Israele pur vittorioso ha restituito quasi tutte le terre conquistate per avere pace, quella pace che i paesi arabi per mezzo delle organizzazioni terroristiche da loro finanziarìte, non vogliono. Mi fermo quì solo per non estendere troppo il mio commento. Vin
  • Gianluca

    29/01/2018 ore 02:26:34

    Certo che... La roba è buona per dire che Israele ha restituito le terre conquistate... E il proliferare di colonie? Dammi il numero del tuo spacciatore che voglio provare!!!
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