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Provincia Foggia, dirigenti all'incasso: oltre 250mila euro per premi ed arretrati

Dubbi su due determinazioni dello scorso dicembre

È stata una fine dell'anno d'oro per i dirigenti della Provincia di Foggia. Con due distinti provvedimenti del dicembre scorso, infatti, è stato corrisposto un totale di circa 200mila euro lordi, quale aumento retroattivo delle retribuzioni di posizione per l'anno 2013, e sono state liquidate le retribuzioni di risultato relative agli anni 2008-2012, per un totale di circa 65mila euro.
I PREMI DI RISULTATO. Le decisioni sono contenute in due determinazioni a firma del dirigente del settore Risorse umane, Francesco Mercurio. Con la prima, la n. 3159 del 10/12/2014, dieci manager della Provincia si sono distribuiti importi che vanno da circa mille euro fino ai 13mila euro di Potito Belgioioso, attuale assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Foggia. Si tratta di compensi corrisposti per il raggiungimento di risultati nelle strutture gestite ad interim, negli anni dal 2008 al 2012.
I DUBBI SUI PAGAMENTI. Una procedura del tutto irrituale con la quale si liquidano somme relative ad anni pregressi che lascia adito a dubbi. In primis, l'arco di tempo interessato. Proprio in riferimento agli esercizi dal 2008 al 2012 cui si riferiscono i “premi”, infatti, è tuttora in corso un'indagine della procura regionale della Corte dei Conti su segnalazione della Ragioneria Generale dello Stato che aveva evidenziato la presenza di “numerosissime gravi criticità in materia di conferimento di incarichi al personale, spese del personale e contrattazione integrativa”, elementi che “potrebbero integrare rilevanti ipotesi di danni erariali”. Una circostanza che probabilmente avrebbe consigliato maggiore cautela.
 

E IL NUCLEO DI VALUTAZIONE? Singolare poi che le retribuzioni siano state ugualmente corrisposte nonostante, alla richiesta di esprimere il proprio parere, il Nucleo di Valutazione - l'organo di controllo interno- si sia cimentato in un esercizio di puro equilibrismo amministrativo. Peccato che a verificare la legittimità delle retribuzioni accessorie debba essere proprio il Nucleo e la risposta di tipo pilatesco, con la quale in pratica si è lasciato ai dirigenti di valutare la legittimità del proprio operato, non fa che accrescere i dubbi, soprattutto considerando il fatto che tra le righe è scritto che il Nucleo non è stato informato dell'ultimo accordo sindacale per l'area dirigenza e, quel che è peggo, potrebbe trattarsi del pagamento di retribuzioni su servizi già oggetto di valutazione. Come se non bastasse poi, a ciò va aggiunto il fatto che il piano della performance con gli obiettivi da raggiungere non è correttamente pubblicato sul sito della Provincia, un aspetto che – dicono le norme – dovrebbe incidere anche sulla valutazione dei dirigenti.

RETRIBUZIONI ANCHE AGLI EX DIRIGENTI. Le elargizioni, tuttavia, non finiscono qui. Con determinazione n. 3206 del 15/12/2014 sono state aumentate con decorrenza 01 gennaio 2013 le retribuzioni di posizione di tutti i dirigenti ed è stato corrisposto l'arretrato dell'intero anno 2013. Un ritocco che allinea tutti i compensi in pratica al limite massimo stabilito dai contratti. A colpire è il fatto che beneficiari degli aumenti più cospicui siano i quattro ormai ex dirigenti il cui concorso di assunzione è stato annullato di recente con una sentenza del Consiglio di Stato. Ciascuno dei quattro porterà a casa un aumento annuo di oltre 23mila euro.
IL NUCLEO SI E' “SMARCATO”. Ancora più acrobatico l'esercizio di “smarcamento” del Nucleo di valutazione in questo caso. Scrive il presidente lo scorso 27 gennaio che poiché, a seguito delle dimissioni di un componente, l'organo risultava a quella data in fase di integrazione; “i coefficienti concordati in sede di delegazioni trattanti (gli aumenti, ndr) potranno essere adottati ove sussistano motivi di urgenza, ancorchè il Nucleo sarà interessato, appena possibile, per una definitiva determinazione”. Curioso che proprio in quella data veniva nominato il terzo componente del Nucleo e sarebbe bastato aspettare solo qualche giorno per avere l'organo in “formazione completa” e pronto a poter esprimere il proprio parere. Da quella nota, peraltro, è passato quasi un anno prima della determinazione. E il lungo tempo trascorso solleva un'altra domanda: perché frattanto il Nucleo non è stato successivamente interessato e non si è proceduto alla definitiva determinazione degli importi? E perché ora si paga ugualmente?

CONTI “IN ROSSO”. A Palazzo Dogana, insomma, non devono destare preoccupazioni i tagli dei trasferimenti alle Province stabiliti dal Governo e il conseguente futuro incerto della metà dei circa 40mila dipendenti sparsi in tutta Italia. Una situazione che ha già creato qualche grattacapo nelle finanze dell'Ente. Entro il prossimo 20 gennaio, inderogabilmente, dalla Provincia dovrà essere presentato alla Corte dei Conti un piano di rientro relativo al pagamento di tutti i debiti che convinca i giudici contabili ad evitare la procedura del dissesto “guidato”. Per ora i dirigenti, invece, incassano.

 

di Redazione 


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