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I NOMI DEGLI AGENTI ARRESTATI. Nella giornata di oggi, pertanto, l’agenzia Ansa ha diffuso i nomi dei poliziotti. Si tratta di Alessandro Roberto e Antonio Coccia, di 44 anni, Antonio Ales, di 45, e Donato Cassano, di 52 anni. A rientrare nelle indagini fatte dalla squadra mobile, anche il titolare di un'autodemolizione di Orta Nova, tale Antonio Russo, di 46 anni, conosciuto come “il Barone” e che, stando alle investigazioni, avrebbe avuto rapporti sospetti con alcuni agenti della sezione di pg della polizia stradale di Foggia. Da lì, è partita l’inchiesta, realizzata anche con l’uso di microspie piazzate nella sede della polstrada, sfociata poi nell'arresto di Russo e dei 4 agenti della stradale.
LE ACCUSE SU DI LORO. I cinque (posti ai domiciliari), sono accusati a vario titolo di corruzione, falso, peculato d'uso, rivelazione di segreti d'ufficio e accesso abusivo a sistemi informatici. L'indagine è a carico di 15 persone, 6 delle quali agenti della polstrada. I fatti risalgono tutti al 2014-2015.
I quattro poliziotti arrestati erano al servizio del “Barone”
Le indagini sono partite dopo l’assalto al caveau della Np Service
Le investigazioni sono partite all'indomani del fallito assalto milionario al caveau della Np Service, sventato dalla polizia il 25 giugno del 2014: indagini che hanno portato all'arresto, l'11 novembre scorso, di quattro agenti della Polizia Stradale di Foggia (LEGGI).
I NOMI DEGLI AGENTI ARRESTATI. Nella giornata di oggi, pertanto, l’agenzia Ansa ha diffuso i nomi dei poliziotti. Si tratta di Alessandro Roberto e Antonio Coccia, di 44 anni, Antonio Ales, di 45, e Donato Cassano, di 52 anni. A rientrare nelle indagini fatte dalla squadra mobile, anche il titolare di un'autodemolizione di Orta Nova, tale Antonio Russo, di 46 anni, conosciuto come “il Barone” e che, stando alle investigazioni, avrebbe avuto rapporti sospetti con alcuni agenti della sezione di pg della polizia stradale di Foggia. Da lì, è partita l’inchiesta, realizzata anche con l’uso di microspie piazzate nella sede della polstrada, sfociata poi nell'arresto di Russo e dei 4 agenti della stradale.
LE ACCUSE SU DI LORO. I cinque (posti ai domiciliari), sono accusati a vario titolo di corruzione, falso, peculato d'uso, rivelazione di segreti d'ufficio e accesso abusivo a sistemi informatici. L'indagine è a carico di 15 persone, 6 delle quali agenti della polstrada. I fatti risalgono tutti al 2014-2015.
di Redazione
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