Quote rosa, solidarietà alla Molendini: "Ma nel 2018 servono ancora le aule giudiziarie per la parità di genere?"
Le parole dell'esponente della Provincia di Foggia, Colasanto
“E' assolutamente insostenibile, incomprensibile e fuori luogo la veemenza con la quale sindaci ed amministratori attaccano le Consigliere di Parità, scambiando la loro azione giudiziale a tutela della parità di genere nei consessi della vita pubblica per attacchi personali e/o tesi a destabilizzare la vita pubblica di un ente”. La Consigliera di Parità della Provincia di Foggia, Antonietta Colasanto, si espone a sostegno dell'azione della Consigliera regionale di Parità tesa a ristabilire la parità di genere negli organismi di giunta di Rodi Garganico e Carpino.
LA POLEMICA. “Ancor più insostenibile, stucchevole e paradossale – prosegue - è che, agli inizi del 2018, le Consigliere di parità siano obbligate a ricorrere alle aule giudiziarie per ricordare ai rappresentanti delle comunità eletti democraticamente da donne e uomini, che esiste una parità di genere da tutelare e che precipuo compito di questa figura istituzionale è imporne l'osservanza”.
LA PROPOSTA. “Concordo assolutamente – ribadisce - con la proposta della Consigliera regionale di Parità, Serenella Molendini, di prevedere sanzioni amministrative per quegli enti che si sottraggono a tale obbligo, come già accade per le Società quotate e partecipate che non ottemperano al Decreto del Presidente della Repubblica n.251 del 30 novembre 2012. Questo ci consentirebbe di evitare in prima battuta azioni in giudizio. Da questo punto di vista, il mio appoggio, personale e istituzionale, è totale”.
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