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“Ho diciassette anni e un grande desiderio: stare con i compagni di scuola e frequentare le lezioni”

L’associazione radicale “di Lascia” torna sulle barriere architettoniche

Nella giornata internazionale delle persone con disabilità, promossa con l'obiettivo di abbattere le barriere architettoniche, sociali e culturali che discriminano le persone diversamente abili, arriva la denuncia da parte dell’associazione radicale di Foggia “Mariateresa di Lascia” nei confronti dell’Amministrazione comunale colpevole, a detta degli attivisti, di non aver ancora adottato il PEBA, piano di eliminazione delle barriere architettoniche.

BARRIERE ARCHITETTONICHE CHE COMPROMETTONO DIRITTO ALLO STUDIO. “Nei giorni scorsi abbiamo ricevuto la lettera di una studentessa foggiana – scrivono i radicali – che ci ha raccontato la lotta e i sacrifici quotidiani che lei e la sua famiglia sono costretti a sopportare a causa delle barriere architettoniche presenti a Foggia e di una burocrazia indifferente alle necessità dei cittadini. Affetta da paralisi cerebrale che le impedisce di deambulare senza l'ausilio di una sedia a rotelle, da settimane è stata arbitrariamente trasferita in una struttura distaccata del suo Istituto scolastico incompatibile ad accogliere uno studente diversamente abile (assenza di rampe, di accessi agevoli, di personale specializzato). Nonostante lei e i suoi genitori abbiamo sollevato ripetutamente il problema delle barriere architettoniche presenti nella struttura – denuncia l’associazione – la dirigenza scolastica non ha ad oggi posto rimedio, impedendo il pieno godimento del suo diritto allo studio”.

PEBA VOTATO LO SCORSO 22 GIUGNO, NON ANCORA ADOTTATO. Una situazione contestuale che trova riflesso anche in ambito quotidiano, nel percorso dalla propria abitazione all'istituto scolastico, compromesso dalla mancanza di strutture adeguate. Un caso che riguarda un singolo, dunque, ma che serve ai radicali foggiani dell'associazione “Mariateresa di Lascia” per tornare a sollecitare l'amministrazione comunale affinché adotti immediatamente il PEBA, piano di eliminazione delle barriere architettoniche, come previsto nella mozione votata a larghissima maggioranza dal consiglio comunale lo scorso 22 Giugno. “I diritti delle persone diversamente abili – si legge in conclusione di comunicato – non possono attendere inutilmente altro tempo, altri insopportabili ritardi”.

LA LETTERA DELLA STUDENTESSA. Uno stralcio della lettera, pertanto, è stato allegato al comunicato dei radicali che, oltre a riportare la prima parte della missiva ricevuta, hanno sottolineato anche le gravi difficoltà vissute dalla studentessa, anche a causa delle carenze strutturali, organizzative e istituzionali del proprio istituto scolastico (turni pomeridiani, sovrannumero delle classi, insensibilità da parte del corpo docente). “Ho diciassette anni e un grande desiderio – scrive la studentessa – stare con i miei compagni di scuola, frequentare puntualmente e regolarmente le lezioni, studiare con profitto le materie dell’indirizzo che ho scelto, prepararmi bene, perché un giorno vorrei tanto aiutare gli altri con competenza e professionalità!”. Un desidero legittimo che, al momento, risulta ostacolato dal contesto in cui vive.

di Redazione 


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