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Rapine in serie, arrestato ventenne: rubava denaro, mentre il complice minacciava i presenti

I Carabinieri della Compagnia di Foggia hanno tratto in arresto il ventenne Francesco Cammalleri, ritenuto responsabile di aver preso parte a tre efferate rapine ai danni del supermercato “MD” di Cerignola (27 novembre 2015), del “Todis” di Carapelle (28 novembre) e del “Dok” di Ordona (2 dicembre).

COME SONO ARRIVATI A LUI. L’indagato, già in carcere per lo stesso reato, è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Foggia, su richiesta della locale Procura della Repubblica. Gli investigatori, grazie alla visione delle immagini, hanno appurato che il ventenne, assieme ad altre persone in corso di identificazione, in due casi, si era portato presso le attività commerciali a bordo di un motociclo che è risultato poi essere un Piaggio Liberty 500 di colore grigio a lui in uso. Inoltre, uno studio dettagliato dei video, ha permesso di individuare precisamente gli indumenti utilizzati dal giovane malfattore per commettere le rapine che, dopo accurata perquisizione domiciliare, sono stati in parte rinvenuti presso la sua abitazione.

CON IL TAGLIERINO. Il modus operandi era simile in tutti i casi. Nella prima rapina quattro soggetti travisati avevano fatto irruzione presso il supermercato “MD” di Cerignola, sito in Via Melfi: due di loro, dopo essere entrati con in mano un taglierino, hanno minacciato il cassiere rubando la somma di 200 euro mentre i complici li hanno attesi all’esterno.

I COLPI DI PISTOLA. Nella seconda rapina due giovani giunti a bordo di motociclo Liberty presso il supermercato “Todis” di Piazza Sicilia a Carapelle, avevano fatto irruzione nell’attività. In particolare, uno di loro ha esploso in aria alcuni colpi a salve con una pistola e minacciato alcuni clienti mentre i complici asportavano dalla cassa la somma di 635 euro.

A ORDONA. Nell’ultima rapina, commessa ai danni del supermercato “Dok” di Ordona, due giovani, a bordo di motociclo, avevano fatto irruzione nell’attività commerciale e, dopo aver minacciato il cassiere con una pistola, avevano asportato la somma di 1.700 euro dalla cassa.

LE OPERAZIONI. Con riferimento al ruolo dell’arrestato, si è appurato che lo stesso, in tutte le circostanze, ha attuato lo stesso modus operandi ovvero saliva sulla cassa e asportava il denaro, mentre il complice minacciava i presenti. Alcuni capi d’abbigliamento hanno permesso ai Carabinieri di identificare il rapinatore: nello specifico un giubbino di colore giallo, un giubbino di colore rosso, un pantalone mimetico e un casco che sono stati rinvenuti presso l’abitazione dell’indagato. Nel visionare i fotogrammi della terza rapina, inoltre, i carabinieri hanno individuato anche un tatuaggio con la lettera “F” nella parte superiore del polso destro che corrisponde a quello dell’indagato.

IL PRECEDENTE. Cammalleri era già stato arrestato il 18 dicembre 2015 dai Carabinieri per la rapina commessa ai danni del supermercato “Gidis” di Carapelle; anche in quell’occasione era travisato con un casco e, armato di pistola, aveva costretto il cassiere a consegnargli l’incasso della giornata pari a 700 euro circa. Dopo il colpo, unitamente a un complice che lo stava attendendo all’esterno, era scappato via ma, durante la fuga, il mezzo era stato intercettato da una pattuglia dei Carabinieri e bloccato dopo un inseguimento. Nell’ occasione il complice era riuscito a fuggire mentre Cammalleri era stato bloccato con ancora addosso il denaro poco prima asportato. I militari inoltre avevano proceduto al sequestro del Beverly 500 utilizzato per la fuga che era risultato il mezzo di trasporto utilizzato anche in altre precedenti rapine.

di Redazione 


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