A PHP Error was encountered

Severity: Notice

Message: Undefined variable: aa

Filename: controllers/news.php

Line Number: 482

Recensione semi-seria di Miseria e Nobiltà Piccolo Teatro Foggia

">
Stampa questa pagina

Recensione semi-seria di Miseria e Nobiltà in scena al Piccolo Teatro

Sono stato a vedere Miseria e Nobiltà al Piccolo Teatro di Foggia. La sfida non era affatto facile, per un regista provare ad adattare un'opera di Eduardo Scarpetta resa celebre da Totò è un po' come se Stroppa cercasse di far giocare il Foggia con gli schemi di Guardiola o se Landella usasse gli slogan di Trump. Anche se, ripensandoci, la proposta di un muro per tenere lontani i baresi avrebbe un suo seguito...

HO RISO, MICA UNA COSA DA POCO. Ma torniamo a noi, avete presente quando volete fare un complimento a una persona e finite per farla arrabbiare? Tipo se dite a vostra moglie che sta bene con quel vestito più lungo e lei vi risponde: “ah quindi stai dicendo che ho le gambe brutte?”. Ecco, io sta cosa che lo spettacolo mi ha fatto ridere più di quanto pensassi non so se è il caso di scriverla. Non è mancanza di fiducia, è proprio che di solito non rido quasi mai, nemmeno per i comici che passano in tv, figurarsi per quelli locali che quasi sempre per strappare un sorriso agli spettatori finiscono per rifugiarsi nelle solite macchiette. Stavolta invece sono uscito dal teatro col mal di pancia per le risate.

TUTTI D'ACCORDO. La cosa più bella è stata che in sala ho visto ridere professori colti e disoccupati cronici, ragazzine con le scarpette e signore con la pelliccia, quelli che alla fine del primo atto controllavano il risultato della Roma e quelli che guardavano le femmine. Io? Naaa, chi se ne importa della Roma. Inzò, sto spettacolo mette d'accordo un po' tutti, come un bel piatto di spaghetti al sugo cucinato bene, come quello che Totò mangiava in piedi in una delle scene più famose del cinema italiano e che è stata ripresa alla grande.

SPOILER. Niente nomi degli attori, che poi finisce che dimentico qualcuno e faccio brutta figura, e niente anticipazioni sulla trama e le differenze rispetto al film, che probabilmente avrete visto un milione di volte. Un piccolo spoiler però me lo dovete concedere, vi dico come va a finire. Che uscendo dal locali direte: “u criatur eje tropp fort” e la persona che è con voi vi risponderà “proprio bravo, mo chissà quando lo fanno il prossimo spettacolo”.

di Sandro Simone


 COMMENTI
  •  reload